Gli studenti del Politecnico possono prenotare i seguenti incontri, ai fini del conseguimento dei crediti formativi. Qualora l’incontro individuato risulti esaurito, gli studenti hanno la possibilità di prenotare un altro incontro.

Le prenotazioni si chiuderanno alle 17.00 di lunedì 25 marzo.

I biglietti devono essere ritirati di persona, tassativamente un’ora prima dell’incontro presso ciascuna sede.

I biglietti non ritirati in tempo saranno messi in distribuzione ai cittadini. 

 

MERCOLEDI 27 MARZO

ore 18.00 – Teatro Regio

Apertura musicale di PoliEtnico – Coro del Politecnico di Torino

Lezione inaugurale

LA VISIBILITÀ DELL’ALTRO

Adriano Prosperi

Gli incontri con le umanità altre avvengono oggi sotto il segno della paura e della chiusura. Si è rovesciata l’esperienza della scoperta del mondo e dell’umanità vissuta dall’Europa tra Quattro e Cinquecento, quando entrare in contatto con le culture dell’altro provocò violenza e dolore, ma anche una profonda rigenerazione della cultura europea. Da questi inaspettati incontri traeva linfa l’immaginazione utopica di nuove forme di società, condizione preliminare alla stagione delle rivoluzioni europee, e alla nascita del nostro mondo.

 

GIOVEDI 28 MARZO

ore 10.00 – Teatro Carignano

DEMOCRAZIA DEGLI ATTI QUOTIDIANI
Gustavo Zagrebelsky

La democrazia non è solo una forma di governo con le sue istituzioni. È anche, anzi prima di tutto, un insieme di pratiche sociali che si svolgono giorno per giorno nella vita quotidiana e che hanno come attori non i politici, ma i cittadini. I cittadini comuni, come voi che ascoltate e come me che vi parlo.

 

ore 12.00 – Auditorium Vivaldi

SCHERMI CONTINUI, VITE INVISIBILI
Giovanna Giordano
e Pietro Jarre

Imparare a selezionare e a organizzare i dati per costruire la memoria individuale e collettiva è oggi fondamentale. Al tempo del web, in un’epoca in cui tutto è apparentemente visibile e in cui è impossibile non essere travolti dal flusso inarrestabile e caotico di informazioni, è infatti forte il rischio che molti dati si perdano. Un laboratorio di riflessione sul tema della visibilità dei dati personali e una sperimentazione pratica sull’uso ecologico dei dati digitali: raccogliere con cura, selezionare, conservare con attenzione, condividere con responsabilità.

 

ore 18.30 – Aula Magna Cavallerizza Reale

COME FINIRÀ IL CAPITALISMO

Wolfgang Streeck

introduce Jacopo Rosatelli

Il capitalismo contemporaneo non è più solamente un sistema economico ma pervade l’intera società. Come i vecchi soldati, le società non muoiono, semplicemente svaniscono. Le transizioni da un ordine sociale al successivo richiedono tempo e possono cominciare anche molto prima che questo nuovo ordine si manifesti. In questo interregno, capitano le cose più bizzarre. La crisi della società capitalistica del XXI secolo è il prodotto di varie patologie, le cui molteplici interazioni sono troppo complesse per previsioni accurate. Ci aspettano eventi estremi, per un periodo indefinito di tempo.

 

ore 18.00 – Circolo dei lettori, Sala Grande

LOMELLINA, LA NUOVA SILICON VALLEY

Gian Vincenzo Fracastoro e Dario Pagani

coordina Pierangelo Soldavini

Intelligenza artificiale, robotica, blockchain. I Big Data stanno cambiando il mondo, lo stanno già facendo per quanto riguarda la salute, la sostenibilità, il nostro lavoro, la nostra vita. Stanno cambiando i modelli di business, accelerandoli e favorendone l’evoluzione. Sono tecnologie che portano con sé una promessa: un futuro dove tutti potranno accedere a risorse in abbondanza, così da non temere più minacce di scarsità. Non possiamo parlare di sviluppo, di cambiamento del mondo, senza affrontare il tema dell’accesso all’energia. Il SuperComputer e la sua Casa Efficiente nella Lomellina Valley.

 

ore 18.00 – Aula Magna Politecnico

TECNICA E SEGRETO TRA ANTICHI E MODERNI

Luciano Canfora

presiede Juan Carlos De Martin

La tecnica presa in considerazione è quella dei servizi d’informazione antichi e moderni (non solo militari): dal libro X dell’Iliade, alle“eterie” ateniesi; dal trattato sulla guerra di Sun Tzu, al De bello gallico di Cesare. Ulteriore spunto è una formulazione quasi oracolare di Sir Ronald Syme nel suo saggio del 1959 Livy and Augustus: «La storia vera è quella segreta». Si tratta dunque di spiegare come sorge e come si giustifica questa diagnosi a partire dall’esperienza del potere augusteo: “restaurazione” della Repubblica come forma esteriore della creazione del Principato. Il filo conduttore è perciò quello che  fu definito il “doppio Stato”.

 

ore 21.00 – Aula Magna Cavallerizza Reale

OLTRE L’ODIO PER LA DEMOCRAZIA

Jacques Rancière

introduce Marino Sinibaldi

Se negli ultimi anni abbiamo assistito al montare della diffidenza nei confronti della società democratica, spesso identificata con l’egualitarismo astratto di un Occidente individualista e consumista, lo scenario odierno ci pone di fronte a una vera e propria ondata di odio nei confronti della democrazia e dei suoi valori. Contro questa deriva è necessario ripensare radicalmente l’immaginario democratico consueto, nel quale il “popolo” si limita a scegliere i propri rappresentati. Il popolo non esiste e il potere del popolo non consiste in scelte ma in azioni. La democrazia, infatti, è l’insieme degli atti che, qui e ora, istituiscono l’eguaglianza.

 

VENERDI 29 MARZO

ore 10.30 – Circolo dei lettori, Sala Grande

TECNICA E CONOSCENZA. UNA SFIDA PER LA DEMOCRAZIA

Andrea Cerroni e Gian Vincenzo Fracastoro

coordina Federico Taddia

Per innovare non basta un’invenzione: l’innovazione esige sempre un processo culturale. Un ingegnere e un sociologo si interrogano sul ruolo insostituibile che la cultura svolge nel consentire al progresso tecnico-scientifico di produrre benefici per l’umanità. Dalle nuove forme di produzione energetica all’impatto delle piccole e grandi scelte sul cambiamento climatico, le rivoluzioni tecnologiche esigono oggi più che mai un cittadino consapevole, capace di giudizio e produttore di sapere. Per vincere la sfida della democrazia nella società della conoscenza, la comunicazione scientifica deve diventare lingua comune della nuova cittadinanza.

 

ore 11.00 – Polo del ‘900, Sala Didattica

TRA OBLIO E ANONIMATO

Annibale Biggeri, Roberto Cippitani, Amedeo Santosuosso

coordina Matteo Monti

Le biobanche – database per la raccolta e la conservazione di materiale biologico – hanno assunto importanza crescente nella ricerca biomedica. Ma sono tante le questioni etiche ancora da affrontare, soprattutto in relazione alla salvaguardia dei diritti dei donatori. Quali rischi comporta la possibilità di ricostruire il profilo genetico delle persone? E quali opportunità? La risposta a queste domande chiama in causa il diritto alla privacy e all’oblio.

 

ore 11.30 – Teatro Carignano

MOSTRI

Alessandro Dal Lago e Adriano Zamperini

coordina Simona Forti

Chi è il mostro? La risposta va cercata all’incrocio tra la dimensione soggettiva e quella sociale. L’essere umano, come il dottor Jekyll,  può rivelarsi malvagio e crudele, rendendo visibile la sua parte più nascosta e, appunto, mostruosa. È difficile però dissociare il mostro dalle pulsioni collettive: quasi sempre, è l’esorcismo di ciò che ci spaventa, in quanto esseri sociali. Se l’immaginario del passato è popolato di creature mitologiche – centauri, idre, draghi – quello costruito oggi è popolato da nuove “streghe”: lo straniero, l’invasore, il diverso. Mostruoso è, allora, l’etichetta disumanizzante di ciò che è sconosciuto?

 

ore 17.00 – Auditorium Vivaldi

DEVICED. IL VERO COSTO DELLA RIVOLUZIONE DIGITALE

Giulio Garlaschi, Davide Gatti, Riccardo Lichene, Stefano Stranges

Public history, fotogiornalismo, non-fiction e fumetto per raccontare le vite di tre persone coinvolte nei processi di realizzazione e smaltimento dei dispositivi elettronici. Tre intollerabili scenari di sfruttamento – in Congo, Cina e Ghana – per rendere visibile la fatica e la violenza insite nel ciclo di vita del nostro portale sul mondo di oggi: lo smartphone.

 

ore 18.00 – Polo del ‘900, Sala ‘900

Inaugurazione mostra

FUTURI PASSATI

con Simone Arcagni, Giuseppe Genna, Alberto Sinigaglia

coordina Alessandro Bollo

Città, scienza, tecnologia, utopia, distopia: una mostra che riparte dalle parole e dalle figure con cui il Novecento ha immaginato il nostro presente.

 

a seguire

FUTURI PASSATI

Simone Arcagni e Giuseppe Genna

Pur non rompendo definitivamente con l’idea evoluzionista di mondo in marcia verso il progresso, il Novecento ha immaginato inquietanti futuri distopici, in modo spesso premonitore. Se pensiamo alle visioni di Salgari, Orwell, Huxley, Lem, Dick, quel futuro è già alle spalle, oppure è fortemente ancorato al nostro presente, come il mondo di Blade Runner ambientato appunto nel 2019. Che cosa ci insegnano quelle profezie? Quale visione di futuro siamo in grado di prospettare oggi? Quale immaginario, quali paesaggi utopici o distopici si stanno facendo strada?

 

ore 18.00 – Aula Magna Cavallerizza Reale

MITI E FINZIONI CHE TENGONO INSIEME

Eva Cantarella e Francesco Remotti

coordina Adriano Favole

In latino il verbo fingere ha il significato di plasmare, dare forma, costruire. Le finzioni che nascono da lenti processi culturali, siano esse miti, leggende, religioni o tradizioni, hanno effettivamente il compito di “tenere insieme”, rappresentare un “noi”. Non è così per le finzioni para-scientifiche, con le quali ci si illude che non ci sia finzione. Si prenda ad esempio l’idea delle razze umane: anch’essa tiene insieme, ma al prezzo di violare il noi comune, generando conflitti da cui si può uscire solo reinventando nuovi miti fondativi.

 

ore 18.00 – Teatro Carignano

L’ANIMA DELLE COSE

Juan Carlos De Martin e Gustavo Zagrebelsky

La tecnologia non è qualcosa di ineluttabile. Non è un progredire costante che risponde unicamente a sue logiche interne e di fronte al quale la società, e a maggior ragione il singolo individuo, sono impotenti. La tecnologia è un prodotto umano: dietro alle evoluzioni tecnologiche ci sono persone – per citare Federico Caffè – con “nome, cognome e soprannome”, e specifiche scelte economiche, giuridiche e politiche.  Ma se ci sono delle scelte, allora si pongono questioni etiche e democratiche, a maggior ragione oggi che la tecnologia plasma le nostre attività e le nostre vite in forme ben più capillari che in passato.

 

ore 18.00 – Aula Magna Politecnico

CAPOLAVORI. ALLENARE E COMPETERE GUARDANDO ALTROVE

lezione-spettacolo di Mauro Berruto con Maurizia Cacciatori e Jury Chechi

Un incontro con due protagonisti assoluti dello sport azzurro, alla scoperta del percorso che – nello sport, come nell’arte, nella letteratura o nella scienza – conduce chi ha talento a realizzare veri e propri  “capolavori”. 

 

ore 18.30 – Cecchi Point, Salone delle Arti

PERIFERIE E SPAZI PUBBLICI TRA CONFLITTI E RIGENERAZIONE

Sergio Durando ed Elena Ostanel

coordina Bernardo Basilici Menini

Riqualificazione contro il degrado, conflitti e richiesta di sicurezza, organizzazione autonoma dei cittadini e presidio sociale. Gli spazi pubblici delle periferie urbane sono teatro di fenomeni che marcano il territorio e che coinvolgono e a volte contrappongono le diverse comunità che lo abitano. Quali movimenti stanno emergendo? Quali strategie si stanno sperimentando? Quale ruolo spetta ai diversi attori del territorio? Il caso del quartiere Aurora di Torino.

 

ore 19.00 – Auditorium Vivaldi

QUANDO MEZZO GRADO FA LA DIFFERENZA

Elena Verdolini

introduce Gabriele Beccaria

L’Accordo di Parigi, sottoscritto da 194 Paesi, è un patto globale per ridurre le emissioni di gas serra e contenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali. Ma di quanto si potrebbero ridurre i rischi e gli effetti del cambiamento climatico se l’aumento di temperatura fosse limitato a 1,5 °C? Quali le possibili strade per raggiungere questo obiettivo?

 

SABATO 30 MARZO

ore 11.00 – Teatro Carignano

SPACE ECONOMY

Roberto Battiston, Walter Cugno, Paolo Nespoli

presiede Paolo Romano

Cos’è la space economy? Ci aspetta un futuro da turisti spaziali, minatori di asteroidi o coloni “lunatici”? Non sappiamo cosa accadrà né quando; ma i sogni di Elon, Jeff, Richard e di tanti altri imprenditori dello spazio si stanno realizzando rapidamente. Dall’agricoltura di precisione alla navigazione satellitare, dal car sharing al monitoraggio delle infrastrutture, dalla sicurezza dei confini alla protezione ambientale, le nuove applicazioni dell’economia dello spazio sono una finestra sul futuro.

 

ore 11.00 – Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo

DISEGUAGLIANZE GLOBALI E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO

Branko Milanović

presiede Giovanna Paladino

A partire dal 1988, la globalizzazione ha generato la più massiccia redistribuzione di ricchezza dai tempi della rivoluzione industriale. Le economie asiatiche emergenti, la Cina su tutte, sono tra quelle che hanno maggiormente beneficiato delle trasformazioni in atto. I perdenti sono da ricercare nelle classi medie dei Paesi appartenenti all’Ocse. Indiscusso vincitore in termini globali è l’1% più ricco della popolazione. I mutati scenari economici determinano problemi inediti che necessitano risposte politiche: quali ricadute ha l’eclissi della classe media sulla sostenibilità del capitalismo democratico? Come evitare che i timori per la crescente disuguaglianza interna si trasformino in populismo e xenofobia? Come contrastare lo strapotere dell’1%?

 

ore 15.00 – Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo

IL MANIFESTO DEGLI ATTIVISTI

Rupert Younger

presiede Stefano Lucchini

Cosa scriverebbero oggi Marx ed Engels, 171 anni dopo la pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista, in un’epoca in cui gli effetti delle diseguaglianze sono ancora più visibili? Come alla metà dell’Ottocento, oggi le élite concentrano ricchezza e potere alle spese di masse senza voce. Piuttosto che tentare di riunire i più diversi movimenti sociali del XIX secolo, i due maggiori intellettuali del loro tempo si concentrerebbero, probabilmente, sui fenomeni di attivismo e sui movimenti che puntano a dare voce a chi non ce l’ha, come le primavere arabe o Occupy Wall Street.

 

ore 15.30 – Aula Magna Cavallerizza Reale

L’EMPATIA FRA SCIENZA E SOCIETÀ

Roberta De Monticelli e Vittorio Gallese

coordina Piero Bianucci

Nel nostro cervello esistono particolari strutture, i cosiddetti neuroni specchio, in grado di capire in modo istantaneo i gesti e le emozioni di chi ci sta di fronte, senza passare per le funzioni superiori. Ciò significa che l’empatia, la nostra capacità di immedesimarci e solidarizzare con gli altri, è innata? Non è detto, perché sembra che esistano limiti appresi, di tipo culturale, ai processi di identificazione con l’altro, in grado di inibire l’attivazione dei neuroni specchio. Siamo dunque programmati per essere empatici solo con chi condivide con noi legami di sangue o di cultura? Quali pericoli e quali dilemmi morali emergono come conseguenza di questo dato biologico?

 

ore 15.30 – Auditorium Vivaldi

BOLLE DI VISIBILITÀ

Carlo Freccero e Luis Sal

coordina Michele Boroni

In principio era il fan, poi venne il follower. Come è mutato il rapporto fra spettatore e celebrità al tempo di internet? La TV deve piegarsi sempre più alle esigenze dello spettatore che può scegliere tra proposte pressoché infinite. Il pubblico non è più semplice destinatario ma interagisce, crea esso stesso contenuti multimediali, diventa cassa di risonanza del messaggio veicolato attraverso i canali tradizionali. Il tasso di coinvolgimento cresce e si manifesta attraverso community che si aggregano attorno a specifici temi e programmi. Mille bolle da cui visibilità e popolarità escono frammentate.

 

ore 18.00 – Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo

LA RIVOLUZIONE DIGITALE: UNA SFIDA ETICA

Mario Rasetti

introduce Filippo Vecchio

C’è una rivoluzione in corso, la rivoluzione digitale, che cambierà l’assetto delle relazioni umane e delle interazioni fra uomo e natura nei secoli a venire. Questo processo ci pone di fronte a vincoli etici del tutto inediti. Riusciremo ad affrontare questa sfida globale, che genera tanta paura e insicurezza? Ne abbiamo gli strumenti, primo fra tutti quella macchina ineguagliabile che è il nostro cervello. Dobbiamo procuraci però, e subito, gli ingredienti mancanti: il coraggio, la solidarietà, una visione condivisa di futuro, la capacità di convivere con la tecnologia in modo attivo e non succube.

 

ore 17.00 – Cecchi Point, Salone delle Arti

NUOVI IMMAGINARI PER LE COMUNITÀ DEL FUTURO

Nicola Capone, Linda Di Pietro, Renato Quaglia, Marco Zappalorto

coordina Simona De Giorgio

La nostra società si trova ad affrontare sfide sociali, economiche e ambientali del tutto inedite. Carenza di servizi, flussi migratori e inquinamento sono alcune delle emergenze alle quali le comunità possono far fronte grazie alla loro capacità di auto-organizzarsi costruendo pratiche di innovazione su misura, in grado di evolvere e adattarsi alle specificità locali. Come far tesoro delle informazioni raccolte e delle esperienze maturate per attivare processi di apprendimento e di scambio tra città, soggetti della società civile e istituzioni?

 

ore 18.00 – Museo Lavazza, via Bologna 32

STELLE. L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI

Piero Boitani ed Ersilia Vaudo Scarpetta

coordina Luca De Biase

Alzare gli occhi al cielo deve essere stato uno dei primi gesti consapevoli della nostra specie che, di fronte alla meraviglia e allo sgomento dell’infinito, ha provato ad addomesticare il cosmo con miti e leggende e a esplorare l’ignoto attraverso la ragione scientifica. Da Omero ai nostri giorni, passando per la maestria con cui Dante sa legare speculazione scientifica e contenuti poetici, gli astri continuano a ispirare l’uomo. La scienza molto ci ha spiegato, ma ogni scoperta pone nuove domande. Molto ancora è negato ai nostri occhi. Il mistero resta pressoché integro. E le stelle conservano così il loro indiscusso, enigmatico, fascino.

 

dalle ore 18.00 alle ore 24.00 – FFLAG, via Reggio 13

NOT SO FAR. LE CITTÀ CHE NON VEDIAMO

coordinano Francesca De Filippi e Subhash Mukerjee

Il 55% della popolazione mondiale vive in città e circa un miliardo di persone abita nei cosiddetti slum, o città informali. Attraverso una maratona di sei ore che raccoglie talk, video, progetti, interviste selezionati tramite call pubblica, si raccontano le diverse facce di questi luoghi che nel comune immaginario sono fatti di povertà e degrado, ma in cui spesso nascono e crescono progetti creativi, iniziative imprenditoriali, occasioni di collaborazione. Luoghi che associamo alle grandi metropoli asiatiche e sudamericane, ma che a volte sono molto vicini a noi.

 

ore 18.30

Auditorium Vivaldi

SCIENZA E DEMOCRAZIA

Jean-Claude Guédon

presiede Juan Carlos De Martin

La conoscenza scientifica nasce generalmente ad opera di gruppi di esperti e si diffonde con strumenti tecnologici via via sempre più avanzati. Tuttavia, nel processo di produzione del sapere scientifico sono insite forme di potere che influenzano la sfera politica ed economica. A quali rischi si va incontro quando questo processo entra in contraddizione con i nostri valori? E cosa può fare la cosiddetta “scienza aperta” per porvi rimedio?

 

ore 18.30 – Aula Magna Cavallerizza Reale

LE NOTIZIE CHE NON VI HANNO RACCONTATO

Philip Di Salvo e Luca Sofri

coordina Riccardo Porcellana

Chi e cosa determina la visibilità dell’informazione, la sua capacità di penetrare nel profondo dell’opinione pubblica? Storie di notizie, informazioni e fatti non pubblicati, censurati, sottovalutati o negati. Meccaniche, motivi e obiettivi dei processi di invisibilizzazione dell’informazione. Un racconto e una riflessione a partire dalle più importanti notizie non date nel 2018.

 

DOMENICA 31 MARZO

ore 11.00 – Teatro Carignano

DISINFORMAZIONE

Carlo Freccero e Walter Quattrociocchi

coordina Serena Danna

La rete ha posto l’informazione di fronte a un paradosso: è possibile accedere a notizie con una velocità e in quantità mai sperimentate in passato, restando disinformati. La mediazione dei professionisti è saltata e il rapporto fra business e informazione assume proporzioni del tutto inedite. L’assenza di filtri lascia chi non possiede strumenti critici alla mercè di false notizie e di una comunicazione sempre più polarizzata, divisa in recinti identitari, refrattari al confronto. Le opinioni si cristallizzano in bolle impermeabili al dubbio. Resta spazio per un dibattito pubblico inteso come confronto fra idee diverse?

 

ore 11.00 – Auditorium Vivaldi

UN’ARCHITETTURA PER L’INCLUSIONE SOCIALE

Giancarlo Mazzanti

introduce Subhash Mukerjee

L’attenzione per il valore civile dell’architettura. Il miglioramento della qualità dello spazio costruito come veicolo di uguaglianza sociale. A partire dai progetti di un grande architetto colombiano, una riflessione sul contributo che il design può portare alla creazione di nuove identità urbane, riducendo criminalità e povertà in aree marginali e nei cosiddetti slum, con particolare attenzione agli importanti cambiamenti che si stanno verificando in America Latina

 

ore 12.00 – Circolo dei lettori, Sala Grande

VITE IN VETRINA

Vanni Codeluppi

introduce Cristopher Cepernich

Oggi, siamo sempre più schiavi della visibilità. Indotti, cioè, a costruire la nostra identità mettendoci in mostra, facendo ricorso a tutti gli strumenti di comunicazione disponibili. Ne deriva spesso, sia per le star sia per le persone comuni, l’obbligo di mettersi “in scena” all’interno delle numerose vetrine in cui sono costrette a esporsi. Spesso seguendo il seducente modello del packaging dei prodotti allineati sugli scaffali dei negozi.

 

ore 16.30 – Auditorium Vivaldi

UN MONDO DI DATI. TRA LIBERTÀ E CONTROLLO

Dino Pedreschi e Collettivo Ippolita

coordina Emiliano Audisio

Velocità e trasparenza sono le parole d’ordine della nostra società. La scienza delle reti e i big data ci offrono nuove prospettive di osservazione sulla rapida crescita di internet, sul diffondersi tumultuoso di notizie, informazioni, epidemie e crisi finanziarie. Resta, però, grave il rischio che al motto “non preoccupatevi, ci pensano le macchine!”, le procedure democratiche vengano via via sostituite da pratiche tecnocratiche opache, improntate al controllo. Non possiamo accomodarci, dobbiamo cercare nuovi modi per tenere in equilibrio macchine, libertà umana e organizzazione della vita sociale.

 

ore 17.00 – Polo del ‘900, Sala ‘900

PROFILI FAKE. PERCHÉ LE FALSE IDENTITÀ FANNO SENTIRE AL SICURO

proiezione del cortometraggio Inside (16’), realizzato da Team Ermione

e un dialogo con Vanni Codeluppi e Paola Turani

I social network sono diventati l’unità di misura della qualità di una persona. Quando le identità diventano account e la condivisione parte della nostra vita, creare un fake piuttosto che mostrarci per quello che siamo è questione di un click. I follower crescono e noi iniziamo a sentirci meno soli. Quanto siamo disposti a osare per farci amare? E se ci spingessimo così in là da perdere noi stessi? La riflessione su questi temi prende l’avvio dalla proiezione di un cortometraggio: una produzione originale che vede protagonista un noto influencer, scoperto a truffare i suoi follower.

 

ore 18.00 – OGR, Duomo

CITTÀ E DEMOCRAZIA

Carlo Olmo

introduce Luca Ferrua

Il rapporto fra architettura e cittadinanza è oggi oggetto di un profondo mutamento. Sullo sfondo di una crescente sfiducia nei confronti dei nostri rappresentanti/della rappresentanza e del conseguente proliferare di interessi particolari e territorializzati, l’architettura rischia di piegarsi alla tirannia dell’utilità. Per invertire questa rotta, deve recuperare il suo ruolo nella produzione sociale di immaginari. Perché la città torni a essere la manifestazione delle volontà e dei bisogni dei cittadini.

 

ore 18.30 – Auditorium Vivaldi

CONTRO LE DISEGUAGLIANZE: UNA NUOVA ECONOMIA DELLA CONOSCENZA

Mario Calderini e Joan Rosés

coordina Riccardo Staglianò

Il modello Silicon Valley ha contribuito alla crescita e alla creazione di ricchezza negli ultimi decenni. Ma quanto equa, diffusa e inclusiva è stata la sua distribuzione? Recenti studi restituiscono un’inedita prospettiva sulle diseguaglianze tra gli Stati e all’interno degli stessi. Le cause sono da ricercare nel trinomio tecnologia, mercato e capitalismo che, nell’economia della conoscenza, ha portato la ricchezza a concentrarsi in alcune aree, perlopiù urbane. Quale la natura e l’origine di tali diseguaglianze? Quale il possibile ruolo di una nuova generazione di imprese e innovatori sociali nella redistribuzione più equa del valore della conoscenza e della tecnologia?