Le proposte vincitrici, premiate dal coordinamento scientifico e organizzativo, hanno dimostrato di essere coerenti con il tema – Uscite d’emergenza – originali e capaci di suscitare l’interesse di nuovi pubblici.

Fra queste, quella di Eleonora De Leo si concentra sul problema, sempre più attuale, dei Neet, le persone – soprattutto giovani – che non hanno né cercano un lavoro, non studiano e non fanno formazione – a causa soprattutto di incertezza, sfiducia e scarsa progettualità.

Franco Aprà ha invece suggerito di riflettere sull’errore dei medici, soprattutto nelle situazioni di emergenza: perché i medici sbagliano? Quali sono le trappole cognitive che li inducono a commettere errori?

Un altro tema che il coordinamento scientifico e organizzativo ha ritenuto di premiare è stato proposto da Salvatore Venezia e riguarda i profughi ambientali, quei milioni di donne e uomini che abbandonano il territorio in cui vivono a causa dei cambiamenti climatici e dei disastri ambientali.

Simona Lodi ha proposto, poi, di riflettere sui fenomeni che mescolano arte, cultura digitale e attivismo in rete: qual è la visione critica dell’ordine politico ed economico contemporaneo proposta dagli artisti-attivisti?

Alcuni dei vincitori hanno presentato proposte riguardanti lo stesso tema, che il coordinamento scientifico e organizzativo ha ritenuto di accorpare e tradurre in un incontro.

È il caso di Elisa AmicoElisabetta Cabrini e Barbara Cristina Zambruno, che hanno proposto di affrontare la questione dell’astensionismo: si può parlare di democrazia in un Paese in cui il numero dei cittadini che si presentano alle urne è in continuo e significativo calo? 

Anche le proposte di Francesca Cavallo e Danilo Zagaria hanno dato luogo a un singolo incontro su cibo e ambiente: qual è l’impatto delle nostre scelte alimentari sull’ecosistema? In un mondo sovrappopolato, riusciremo a produrre cibo a sufficienza per tutti?

Guido Boella Adriano Travaglia hanno proposto di discutere sul ruolo delle tecnologie digitali nell’aiutare i cittadini nella co-gestione della città e nel ridefinire il rapporto politica-cittadino. Anche in questo caso, entrambe le proposte confluiranno in un singolo incontro: il primo presenterà FirstLife, social network civico progettato per promuovere la collaborazione fra i cittadini nella creazione e gestione degli urban commons; l’altro, invece, racconterà il progetto Torino 3.0: una piattaforma digitale che connette i bisogni dei cittadini e le azioni di governo del territorio.

“Siamo rimasti sorpresi dalla disponibilità dei vincitori che, con spirito di iniziativa e di collaborazione, hanno lavorato insieme, senza conoscersi, per raggiungere il medesimo obiettivo”, racconta Gabriele Magrin.

Complimenti a tutti i vincitori!