Realtà riflessa. Per speculum in aenigmate

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Massimo Cacciari
introduce Gianluca Cuozzo

Nel Secolo non è concessa visione chiara del Tutto, del passato non conserviamo che frammenti. Del futuro non abbiamo che vaghi presagi. E tutte le dimensioni del tempo si riflettono l’una sull’altra, l’una specchio dell’altra e non possiamo considerarle se non come enigmi.

 

Inaugurazione Aurora. Il gioco della democrazia

Giardino Alimonda Via Cardinale Gaetano Alimonia, Torino

un progetto dell’artista di quartiere Gerardo Di Fonzo con la collaborazione di Accademia Albertina di Belle Arti di Torino

per bambini dai 6 ai 90 anni

Un quartiere in trasformazione, una piazza animata e un nuovo gioco per imparare i principi della convivenza democratica. Esteso su un’area di 170 metri quadri, il gioco della democrazia è una rivisitazione artistica del gioco dell’oca, ideata da Gerardo Di Fonzo e realizzata in collaborazione con un team di artisti, per i bambini del Giardino Alimonda.

Dipendenze

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Andrea Laszlo De Simone e Adriano Zamperini

coordina Daniele Citriniti

Da sempre il mito della creatività si alimenta di eccessi e trasgressione. Un artista e un esperto di psicologia esplorano le nuove forme della socialità giovanile, dai modi di concepire festa e divertimento ai grandi riti di massa, indagando il ruolo svolto dai social network nel creare flussi di identificazione. Che cosa cercano i ragazzi, e che cosa trovano? Quando il desiderio del piacere produce comportamenti tossici? Un percorso nel mondo delle arti e dello spettacolo, lungo il sottile crinale che separa la dipendenza dalla gioia di condividere con gli altri le nostre emozioni.

 

La trasparenza dell’immagine

Teatro Le Musichall corso Palestro 14, Torino

Maria Tilde Bettetini, Claudio Ciancio, Federico Vercellone
coordina Massimo Cellerino

da una proposta di Associazione Società Filosofica Italiana – sezione Torino Vercelli, Centro Studi Filosofico-religiosi “Luigi Pareyson”, Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Morfologia “Francesco Moiso”

Le immagini, la loro potenza, la loro funzione conoscitiva, ma anche il ruolo sostitutivo che esse svolgono nella produzione di una realtà virtuale che soppianta ogni altra dimensione del reale. Le immagini diventano realtà e perdono così la loro funzione rappresentativa; al tempo stesso offrono un nuovo modo d’essere a ciò di cui sono immagine. In questo contesto, anche il ruolo dell’arte contemporanea merita un ripensamento.

The Vanishing Man

CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia via delle Rosine 18, Torino

Walter Guadagnini
incontra Paolo Ventura
in collaborazione con CAMERA – Centro italiano per la fotografia

Un’immagine fotografica contiene la rappresentazione della realtà e dei luoghi oppure la volontà di essere invisibili e liberi dallo sguardo altrui? Attraverso un percorso estetico imprevedibile in uno spazio privo di riferimenti cronologici, sempre più spesso la fotografia contemporanea si arricchisce di esperienze diverse e crea inganni e ricostruzioni fantastiche che ampliano l’immaginario dell’esperienza umana. Allo stesso tempo, la fotografia ha sempre più la facoltà di conservare la memoria e di trasmetterla nel tempo, grazie alla sua capacità di racconto di un mondo “realmente” invisibile.

Inaugurazione mostra Aurora Lavorincorso

Cecchi Point - Fermento Social Pub via Antonio Cecchi 17, Torino

fotografie di Marco Marucci

progetto di Miriam Carretta, Elisa Copertino e Khalid Sami

in collaborazione con CCQA

Un progetto socio-fotografico. Volti, storie e mestieri di donne e uomini che vivono e lavorano in Borgo Aurora. Ritratti di persone comuni e perlopiù invisibili, per le quali il lavoro è identità, passione e integrazione, in un quartiere che riflette oltre settant’anni d’immigrazione e di ricchezze culturali.

Debate filosofici. Una maratona

Teatro Le Musichall corso Palestro 14, Torino

giudici: Liceo Spinelli, Torino

Il debate è una pratica didattica volta a promuovere la cittadinanza attiva attraverso l’abitudine alla composizione dialogica dei conflitti. Un dibattito strutturato con regole e tempi, nel quale due squadre di studenti sostengono e controbattono una tesi con l’obiettivo di far emergere gli argomenti migliori.

DIBATTITO ETICO-POLITICO (Teatro)

L’immagine: luogo dell’identità e del riconoscimento o esperienza di smarrimento e alienazione?

Liceo Alfieri vs Liceo Galileo Ferraris

DIBATTITO TEORETICO (Salotto delle idee)

Quale verità? Il potere conoscitivo delle immagini

Liceo Gioberti vs Liceo Monti, Chieri

DIBATTITO ESTETICO (Cappella)

Il linguaggio si fa bello con le immagini o mostra un mondo diverso?

Liceo Gobetti vs Liceo Galileo Ferraris

Lomellina, la nuova Silicon Valley

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Gian Vincenzo Fracastoro e Dario Pagani

coordina Pierangelo Soldavini

Intelligenza artificiale, robotica, blockchain. I Big Data stanno cambiando il mondo, lo stanno già facendo per quanto riguarda la salute, la sostenibilità, il nostro lavoro, la nostra vita. Stanno cambiando i modelli di business, accelerandoli e favorendone l’evoluzione. Sono tecnologie che portano con sé una promessa: un futuro dove tutti potranno accedere a risorse in abbondanza, così da non temere più minacce di scarsità. Non possiamo parlare di sviluppo, di cambiamento del mondo, senza affrontare il tema dell’accesso all’energia. Il Super Computer e la sua Casa Efficiente nella Lomellina Valley.

 

La casa comune europea e la filantropia a sostegno dei valori della democrazia

OGR Duomo corso Castelfidardo 22, Torino

Massimo Lapucci ed Elena Casolari 

coordina Paola Severini Melograni

promosso da EFC - European Foundation Centre nell’ambito di OGR Public Program

1989-2019: trent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino, l’Europa è attraversata da spinte centrifughe e da un progressivo scollamento tra cittadini e istituzioni. In questo contesto, la filantropia può svolgere un ruolo di “collante sociale”, sia attraverso il sostegno ai principi fondamentali su cui si regge la “casa comune” – democrazia, uguaglianza, libertà, pluralismo – sia attraverso la forza di un settore che muove oltre 50 miliardi di euro l’anno per interventi a impatto collettivo e di pubblica utilità.

The Game

Teatro Toselli di Cuneo Via Teatro Giovanni Toselli, 9, Cuneo

Alessandro Baricco e Riccardo Zecchina

Viviamo in un’epoca complessa e mutevole, risultato di una rivoluzione tecnologica che è prima di tutto una rivoluzione mentale. I confini fra reale e digitale si dissolvono, per dar vita a un unico, nuovo, modo di stare al mondo: tutto è immediato, vicino, leggero, ma anche mobile, liquido, instabile. La nostra vocazione adolescenziale a trasformare la vita in un gioco senza fine sembra aver avuto la meglio. Un gioco irresistibile, perché facile e divertente, ma che rischia di degenerare in superficialità e isolamento. Saranno solo i nativi digitali a determinare gli sviluppi di questo gioco travolgente?

100 DM: in fila per un sogno

Museo del Risparmio via San Francesco d'Assisi, 8/a, Torino

Tommaso Bonaventura,
Giovanni De Luna, Giovanna Paladino

coordina Luca Ferrua

A partire dal 1970, in piena Guerra Fredda, la Repubblica Federale Tedesca accoglie i “fratelli” che riescono a oltrepassare la cortina di ferro con il dono di una piccola somma di denaro come benvenuto, il Begrüßungsgeld, corrispondente a 100 marchi. A trent’anni dalla caduta del muro di Berlino il progetto 100DM – In fila per un sogno si propone di indagare la nuova valenza attribuita al denaro dai tedeschi orientali, attraverso i racconti dei protagonisti di quel fondamentale momento storico.

Il progetto 100DM: in fila per un sogno di Tommaso Bonaventura a cura di Elisa Del Prete è co-prodotto da Fondazione CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, Intesa Sanpaolo, Fondazione Museo storico del Trentino. La mostra fotografica sarà inaugurata a CAMERA in autunno in occasione del trentennale della caduta del Muro.

ingresso gratuito, prenotazioni: prenotazioniMDR@operalaboratori.com

Tecnica e segreto tra antichi e moderni

Politecnico di Torino Aula Magna corso Duca degli Abruzzi 24, Torino

Luciano Canfora
presiede Juan Carlos De Martin

in collaborazione con il Politecnico di Torino

La tecnica presa in considerazione è quella dei servizi d’informazione antichi e moderni (non solo militari): dal libro X dell’Iliade, alle “eterie” ateniesi; dal trattato sulla guerra di Sun Tzu, al De bello gallico di Cesare. Ulteriore spunto è una formulazione quasi oracolare di Sir Ronald Syme nel suo saggio del 1959 Livy and Augustus: «La storia vera è quella segreta». Si tratta dunque di spiegare come sorge e come si giustifica questa diagnosi a partire dall’esperienza del potere augusteo: “restaurazione” della Repubblica come forma esteriore della creazione del Principato. Il filo conduttore è perciò quello che fu definito il “doppio Stato”.

 

Fantasmi e fantasie della democrazia

Cecchi Point - Salone delle Arti via Antonio Cecchi 17, Torino

da un progetto di e con Luca Mori

video-reportage di Emanuele Marchetto

«Su dunque, costruiamo nel discorso una città fin dal principio!». Questo è l’invito di Socrate ai suoi interlocutori nella Repubblica di Platone. Da allora l’esperimento mentale dell’utopia costituisce una delle sfide più complesse e appassionanti per l’immaginazione politica. Cosa succede ad affrontarla insieme nel 2019, ripercorrendo i passi compiuti da Platone e interrogandoci, soprattutto, sul problema della forma di governo? Cosa succede se a cimentarsi sono ragazzi che si apprestano a votare per la prima volta? Lo scopriamo insieme agli studenti delle scuole del quartiere Aurora.

Muri di ieri, muri di oggi

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

Marco Aime e Franco Bianchini

coordina Ambra Zambernardi

introduce Marco Brunazzi

A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino molti sono i problemi rimasti irrisolti e nuovi se ne sono aggiunti. La rivoluzione tecnologica, i flussi migratori e le trasformazioni legate alla globalizzazione contribuiscono a disegnare nuove mappe in cui confini spinati producono esclusione e sangue. Trent’anni dopo, è possibile scrivere una nuova “geografia dei muri”: quelli caduti, quelli ancora visibili, passati e presenti, per interrogarsi sulle frontiere invisibili e simboliche di oggi, i nuovi ghetti, i respingimenti, le discriminazioni.

Un linguaggio politico alto e altro. I discorsi dei presidenti del Consiglio dal 1946 al 2018

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Luca Serianni
presiede Chiara Saraceno

“Linguaggio della politica” fa pensare immediatamente ai toni urlati, o comunque eccessivi e radicali, con cui si esprime la propaganda elettorale. Ma la ricerca del consenso è una delle componenti dell'attività politica, non certo la sola. L’analisi della lingua istituzionale, attraverso i discorsi di insediamento dei capi del Governo italiani da De Gasperi a Conte, fa emergere, accanto ai momenti di svolta, quelli che sono o sono stati a lungo gli elementi di continuità (la cortesia del dibattito pubblico: «il Governo si permetterà di...» l'inevitabile parzialità dei punti di vista: «Se questa analisi è corretta...») e anche l'impronta stilisticamente personale di politici come Craxi e Amato.

Come finirà il capitalismo

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Wolfgang Streeck
introduce Jacopo Rosatelli
a cura di Goethe-Institut Turin

Il capitalismo contemporaneo non è più solamente un sistema economico ma pervade l’intera società. Come i vecchi soldati, le società non muoiono, semplicemente svaniscono. Le transizioni da un ordine sociale al successivo richiedono tempo e possono cominciare anche molto prima che questo nuovo ordine si manifesti. In questo interregno, capitano le cose più bizzarre. La crisi della società capitalistica del XXI secolo è il prodotto di varie patologie, le cui molteplici interazioni sono troppo complesse per previsioni accurate. Ci aspettano eventi estremi, per un periodo indefinito di tempo.

Muri di ieri, muri di oggi

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

Marco Aime e Franco Bianchini

coordina Ambra Zambernardi

introduce Marco Brunazzi

A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino molti sono i problemi rimasti irrisolti e nuovi se ne sono aggiunti. La rivoluzione tecnologica, i flussi migratori e le trasformazioni legate alla globalizzazione contribuiscono a disegnare nuove mappe in cui confini spinati producono esclusione e sangue. Trent’anni dopo, è possibile scrivere una nuova “geografia dei muri”: quelli caduti, quelli ancora vi- sibili, passati e presenti, per interrogarsi sulle frontiere invisibili e simboliche di oggi, i nuovi ghetti, i respingimenti, le discriminazioni.

La spirale delle discriminazioni

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Emilia Roig e Amel Yacef
coordina Benedetta Catanzariti
da una proposta di Altera

Il concetto di intersezionalità consente di descrivere la condizione di coloro che si trovano al crocevia tra diversi vettori di oppressione, come genere, etnia, religione e classe sociale. Da qui, la possibilità di individuare le condizioni sistemiche che determinano tali discriminazioni al di là delle rigide categorie identitarie del discorso politico e mediatico.

L’amore ci vede benissimo

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Simone Alliva, Claudio Rossi Marcelli, Giziana Vetrano

coordina Irene Dionisio

con la proiezione del cortometraggio Due volte di Domenico Onorato, 2017, 15’ anteprima del Lovers Film Festival Torino LGBTQI Visions

da una proposta di Wild Strawberries

Il coming out può assumere grande rilievo come motore di cambiamento sociale. Che a farlo siano giovanissimi o persone anziane, personaggi famosi e non, dichiarare il proprio orientamento sessuale è sempre un atto dal valore altamente politico e, proprio per questo, chi lo compie va incontro, talvolta, a grandi difficoltà. Ma è la visibilità delle persone lgbtqi, prima ancora della politica strettamente intesa, che continua ad accompagnare la società verso una maggiore accoglienza delle diversità.

Visibilinvisibili

Teatro Le Musichall corso Palestro 14, Torino

soggetto e regia di Renzo Sicco

spettacolo di Assemblea Teatro

Chi sono? Chi li conosce? Se ne sente parlare, ma soltanto quando fanno naufragio, quando muoiono, ovvero quando “fanno notizia”. Sono in tanti, attraversano le acque del Mediterraneo in cerca di sopravvivenza, scappano dalla fame e dalla guerra. Sono i giovani africani e gli sfollati del Sud del mondo che ignoriamo, emarginiamo, criminalizziamo per il nostro disagio verso la diversità. La realtà dei migranti, attraverso le loro voci, disvelata sul palco di un teatro.

Carta da zucchero

Cecchi Point - Salone delle Arti via Antonio Cecchi 17, Torino

spettacolo d’improvvisazione teatrale

a cura di Quinta Tinta

Sulla scena, le storie di uomini e di donne con le loro vite, in alcuni casi immobili, senza prospettiva, in altri completamente fuori da ogni linea di demarcazione tra follia e normalità. Gli attori immaginano e danno corpo a un mondo fatto di invisibili. Ma chi sono? Gli altri, ovviamente. Quelli che non vogliamo vedere, annullando la loro esistenza per paura o ignoranza. A volte però l’Invisibile siamo noi stessi o una parte della nostra esistenza, del nostro pensare o del nostro agire, accuratamente nascosto al mondo.

Economia sommersa

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Edoardo Di Porto ed Enrico Giovannini

coordina Simone Spetia

110 miliardi: è questo l’ammontare delle tasse e dei contributi evasi nel nostro Paese in un anno. A partire dai dati dell’ultima Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva realizzata dalla Commissione istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, una riflessione su natura e forme dell’evasione, sul suo impatto economico, sul lavoro non regolare e le misure di contrasto, sul contributo che l’emersione del lavoro nero dei migranti potrebbe dare al fisco italiano. Un incontro ravvicinato con la dimensione sotterranea, nascosta, irregolare del rapporto tra gli italiani e la cosa pubblica.

Oltre l’odio per la democrazia

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Jacques Rancière
introduce Marino Sinibaldi

Negli ultimi anni abbiamo assistito al montare della diffidenza nei confronti della società democratica, identificata con l’egualitarismo astratto di un Occidente individualista e consumista. Oggi siamo di fronte a una vera e propria ondata di odio nei confronti della democrazia e dei suoi valori. Contro questa deriva è necessario superare l’idea secondo la quale il “popolo” si limita a scegliere i propri rappresentanti. Il popolo non esiste e il suo potere non consiste in scelte ma in azioni. La democrazia, infatti, è l’insieme degli atti che, qui e ora, istituiscono l’eguaglianza.

Il lato buono della finanza: microcredito e social responsible investing

Museo del Risparmio via San Francesco d'Assisi, 8/a, Torino

con Anna Crocetti, Fulvio Lovera, Katia Raguzzoni, Bernardo Soccal

Un workshop sulla funzione positiva che la finanza può svolgere in diversi ambiti. Dalle esperienze di microcredito in Italia e India, alla finanza d’impatto sociale, alle nuove prospettive offerte dal social responsible investing: un repertorio di buone pratiche per esplorare le più recenti tendenze nell’ambito della finanza sostenibile.

ingresso gratuito, prenotazioni: prenotazioniMDR@operalaboratori.com

 

Unione europea. Storia di un amore tormentato

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Antonio Padoa-Schioppa

coordina Roberta Carbone

da una proposta di CESI – Centro Einstein di Studi Internazionali

Le istituzioni europee hanno assicurato il più lungo periodo di pace della storia d’Europa, ma devono fare fronte a una sfiducia crescente. Perché è finito l’amore? Come affrontare le sfide ambientali, internazionali, delle migrazioni e soprattutto quelle economico-sociali con un bilancio che ammonta solo all’1% del Pil europeo? Come creare un demos europeo che conviva con le identità nazionali? E con quali istituzioni? Sono queste alcune delle domande che gli studenti delle scuole superiori pongono a un autorevole interprete della cultura europeista.

Tecnica e conoscenza. Una sfida per la democrazia

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Andrea Cerroni e Gian Vincenzo Fracastoro

coordina Federico Taddia

a cura del Politecnico di Torino

Per innovare non basta un’invenzione: l’innovazione esige sempre un processo culturale. Un ingegnere e un sociologo si interrogano sul ruolo insostituibile che la cultura svolge nel consentire al progresso tecnico-scientifico di produrre benefici per l’umanità. Dalle nuove forme di produzione energetica all’impatto delle piccole e grandi scelte sul cambiamento climatico, le rivoluzioni tecnologiche esigono oggi più che mai un cittadino consapevole, capace di giudizio e produttore di sapere. Per vincere la sfida della democrazia nella società della conoscenza, la comunicazione scientifica deve diventare lingua comune della nuova cittadinanza.

 

Capitalismi contro. Il ruolo dei mercati nell’era del ritorno della storia

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

Giorgio Arfaras e Fabrizio Maronta

in collaborazione con Limes

Il crollo dell’Unione sovietica e la stagione ultra-liberista degli anni Ottanta e Novanta hanno prodotto un economicismo esasperato – It’s the economy, stupid! – e il divorzio tra finanza ed economia, concorrendo all’odierna crisi delle democrazie occidentali. Qual è il ruolo dei poteri finanziari nel convulso panorama geopolitico attuale? Di fronte ai problemi dell’economia mondiale, il capitalismo deve cambiare pelle? E come?

 

Lgbt nello sport. Visibilità e invisibilità

Cecchi Point - Salone delle Arti via Antonio Cecchi 17, Torino

Diego Passoni, Vera Tripodi
e la squadra Libera Rugby Club

da una proposta del Servizio LGBT della Città di Torino

In Italia la visibilità per sportivi e sportive Lgbt è ancora un problema? Nel mondo dello sport chi si riconosce come persona Lgbt si trova a dover scegliere se attraversare il confine tra sfera pubblica e privata facendo coming out. A differenza di altri ambiti pubblici, lo sport a livello professionistico pare ancora impermeabile alla possibilità per atleti e atlete di dichiararsi gay, lesbica o transessuale. Un incontro sulle cause di questa difficoltà attraverso le parole di chi vive il mondo dello sport in prima persona, di chi lo conosce per motivi professionali e di chi vi ha riflettuto.

 

Variazioni sulla caverna. Un reality di Platone

Biblioteca civica Italo Calvino lungo Dora Agrigento 94, Torino

Fiorenzo Ferrari e Annalisa Rossi

da una proposta di AIM.CONFIL – Associazione Italiana dei Consulenti Filosofici Master Universitario

Nell’allegoria della caverna, Platone immagina una società di prigionieri che vede le ombre delle cose e non le cose stesse. Ma come lasciare il reality? Socrate, da solo, fallisce. Noi oggi non sappiamo dove rivolgere lo sguardo né a chi o a che cosa dare fiducia, dal momento che certe sagome del presente potrebbero essere fake. Un dialogo che muove dalla storia e dalla filosofia per la creazione di nuovi obiettivi, interpretazioni e idee.

 

Tra oblio e anonimato

Polo del '900, Sala Didattica via del Carmine, 14, Torino, Italia

Annibale Biggeri, Roberto Cippitani, Amedeo Santosuosso

coordina Matteo Monti

a cura di EuropaLiberale

Le biobanche – database per la raccolta e la conservazione di materiale biologico – hanno assunto importanza crescente nella ricerca biomedica. Ma sono tante le questioni etiche ancora da affrontare, soprattutto in relazione alla salvaguardia dei diritti dei donatori. Quali rischi comporta la possibilità di ricostruire il profilo genetico delle persone? E quali opportunità? La risposta a queste domande chiama in causa il diritto alla privacy e all'oblio.

 

Mostri

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Alessandro Dal Lago e Adriano Zamperini

coordina Simona Forti

Chi è il mostro? La risposta va cercata all’incrocio tra la dimensione soggettiva e quella sociale. L’essere umano, come il dottor Jekyll, può rivelarsi malvagio e crudele, rendendo visibile la sua parte più nascosta e, appunto, mostruosa. È difficile però dissociare il mostro dalle pulsioni collettive, perché quasi sempre è l’esorcismo di ciò che ci spaventa, in quanto esseri sociali. Se l’immaginario del passato è popolato da creature mitologiche – centauri, idre, draghi – quello odierno è popolato da nuove “streghe”: lo straniero, l’invasore, il diverso. Mostruoso è, allora, l’etichetta disumanizzante di ciò che è sconosciuto?

Hello Aurora. Un itinerario alla scoperta del quartiere

Cecchi Point via Antonio Cecchi 17, Torino

realizzato da www.hello-future.it

Alla scoperta del quartiere Aurora e della sua street art con un tour non convenzionale attraverso una guida interattiva realizzata dagli studenti dell’Istituto Superiore Casale: il risultato del progetto di alternanza scuola lavoro Hello Future, in cui i ragazzi hanno sperimentato il design thinking per valorizzare il quartiere. L’esperienza e la guida sono l’esito di una selezione tra gli undici prototipi creati dagli studenti.

Religiosità e radicalizzazione violenta

Teatro Gobetti via Rossini 8, Torino

Walid Dannawi, Mariachiara Giorda, Mauro Palma, Elvezio Pirfo

introduce Francesco Gianfrotta

coordina Carmine Munizza

in collaborazione con GRIST – Gruppo Italiano Studio Terrorismo

La radicalizzazione violenta di matrice islamica è un tema molto dibattuto, ma non esiste un accordo sul significato da attribuire a questa espressione. A giocare un ruolo fondamentale è il carcere, generalmente considerato luogo di apprendimento di comportamenti antisociali e di scelte delinquenziali. Quali sono i fattori di rischio che possono favorire la radica- lizzazione? Quali i percorsi che conducono ad atti terroristici? E quanto l’adozione di un approccio diverso, che privilegi l’integrazione del detenuto e il rispetto dei suoi diritti, ridurrebbe i rischi di insorgenza del fenomeno? La discussione prende l’avvio dalla presentazione dei dati di una ricerca condotta presso la Casa Circondariale di Torino.

Aurora. Il gioco della democrazia

Giardino Alimonda Via Cardinale Gaetano Alimonia, Torino

un progetto dell’artista di quartiere Gerardo Di Fonzo
con la collaborazione di Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
per bambini dai 6 ai 90 anni

Aurora continua a giocare! Le associazioni e le scuole del quartiere lanciano la sfida al pubblico di Biennale per giocare insieme e mettersi alla prova sui temi della democrazia.

Letture senza confini

Cortile aperto vicolo Grosso 3, Torino

laboratorio per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni

con Carlo Greppi

realizzato dall’Associazione VicoloGrosso con la collaborazione della libreria Angolo Manzoni

I bambini e i ragazzi della scuola primaria De Amicis e secondaria Verga presentano i loro lavori, realizzati a partire dalla lettura del libro Bruciare la frontiera, insieme all’autore, Carlo Greppi. Reading, filastrocche, disegni, elaborazioni collettive. Un percorso coinvolgente per mettere in discussione i nostri confini mentali nella speranza che ci aiuti, domani, a liberarci anche da quelli fisici.

Deviced. Il vero costo della rivoluzione digitale

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Giulio Garlaschi, Davide Gatti, Riccardo Lichene, Stefano Stranges

da un’idea di Riccardo Lichene

Public history, fotogiornalismo, non-fiction e fumetto per raccontare le vite di tre persone coinvolte nei processi di realizzazione e smaltimento dei dispositivi elettronici. Tre intollerabili scenari di sfruttamento – in Congo, Cina e Ghana – per rendere visibili la fatica e la violenza insite nel ciclo di vita del nostro portale sul mondo: lo smartphone.

Il tuo sogno di ieri, il tuo sogno di oggi. #Torinoil29marzo2019

CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia via delle Rosine 18, Torino

archivio sonoro partecipato di Elena Pugliese

con i CPIA – Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti 2, 3 di Torino e con la collaborazione di Doriana Crema

Un’azione pubblica partecipata. Il tema del sogno diventa occasione di incontro e confronto. Giovani e adulti, italiani e stranieri dei Centri CPIA chiamano il pubblico alla partecipazione. Una doppia intervista. Sedersi uno di fronte all’altro vuol dire prendere una posizione. Attivare il dialogo è fare esperienza diretta della realtà sociale, politica, storica del mondo. Se è vero che siamo fatti della materia di cui sono fatti i sogni, chiediamoci, in due domande, di che materia siamo fatti ora. Il tuo sogno di ieri, il tuo sogno di oggi.

ingresso libero in qualsiasi momento

VISITA L'ARCHIVIO SONORO PARTECIPATO

 

Culture invisibili

OGR Duomo corso Castelfidardo 22, Torino

Roberto Beneduce
incontra Goran Bregović

nell’ambito di OGR Public Program

I “nomadi”, i “rom” – o meglio: le rappresentazioni che ne offriamo e i rapporti che costruiamo con loro – sono la traccia persistente di una crisi dei principi di visibilità, inclusione e controllo dello Stato moderno. La loro è la storia di un dissidio, un piccolo enigma sociologico. Oscillando fra criminalizzazione e sguardo romantico, non vediamo le contraddizioni interne al loro mondo, e non riusciamo ad accettare la provocazione che essi rappresentano: quella di essere un singolare, ostinato altrove.

Inaugurazione mostra Futuri passati

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

a cura di Polo del '900
in collaborazione con Museo Diffuso del- la Resistenza e MUFANT - MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza di Torino

con il curatore scientifico Simone Arcagni
e con Giuseppe Genna, Alberto Sinigaglia

introduce Alessandro Bollo

Città, scienza, tecnologia, utopia, distopia: una mostra che riparte dalle parole e dalle figure con cui il Novecento ha immaginato il nostro presente.

Riti di passaggio

San Pietro in Vincoli Zona Teatro via San Pietro in Vincoli 28, Torino

conferenza-spettacolo con Domenico Castaldo e il LabPerm, Ladji Dao, Danilo Berteotti
e con la partecipazione della musicista e danzatrice tradizionale Kady Coulibaly

realizzato da LabPerm – Laboratorio Permanente di Ricerca sull'Arte dell'Attore

Il mistero dei riti di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, da un punto di vista teorico e sensoriale. Cosa vuol dire essere un iniziato? Come questo passaggio influenza l’intera società? Un confronto tra la cultura europea e quella africana su come il nostro corpo, materico e visibile, entra in relazione con il mondo, spirituale e invisibile, dell’inconscio e dell’anima.

Miti e finzioni che tengono insieme

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Eva Cantarella e Francesco Remotti

coordina Adriano Favole

In latino il verbo "fingere" ha il significato di plasmare, dare forma, costruire. Le finzioni che nascono da lenti processi culturali, siano esse miti, leggende, religioni o tradizioni, hanno effettivamente il compito di “tenere insieme”, rappresentare un “noi”. Non è così per le finzioni para-scientifiche, con le quali ci si illude che non ci sia finzione. Si prenda ad esempio l’idea delle razze umane: anch’essa tiene insieme, ma al prezzo di violare il noi comune, generando conflitti da cui si può uscire solo reinventando nuovi miti fondativi.

L’anima delle cose

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Juan Carlos De Martin e Gustavo Zagrebelsky

in collaborazione con il Politecnico di Torino

La tecnologia non è qualcosa di ineluttabile. Non è un progredire costante che risponde unicamente a sue logiche interne e di fronte al quale la società, e a maggior ragione il singolo individuo, sono impotenti. La tecnologia è un prodotto umano: dietro alle evoluzioni tecnologiche ci sono persone – per citare Federico Caffè – con “nome, cognome e soprannome”, e specifiche scelte economiche, giuridiche e politiche. Ma se ci sono delle scelte, allora si pongono questioni etiche e democratiche, a maggior ragione oggi che la tecnologia plasma le nostre attività e le nostre vite in forme ben più capillari che in passato. 

Dipingere l’invisibile

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Luigi Bonanate introduce Marina Paglieri

Quando un pittore dipinge un pittore che sta dipingendo, vuole rappresentare l’invisibile, è come se uscisse dal quadro e parlasse con noi che guardiamo la sua opera; si sdoppia: è il creatore e la creatura. È il meccanismo che Balzac indaga ne Il capolavoro sconosciuto. Un percorso dal Velásquez delle Meninas al Quadrato nero di Malevič (dal visibile all’invisibile, dalla luce all’ombra), passando per Vermeer, Courbet, Picasso. L’arte, insomma, è anche – e in via non secondaria – uno strumento di conoscenza e di comunicazione.

Rifiutopoli. Veleni e antidoti

Teatro Le Musichall corso Palestro 14, Torino

conferenza-spettacolo
con Enrico Fontana e Vito Baroncini
da una proposta di Cinemovel Foundation

Il ciclo illegale dei rifiuti, i traffici delle ecomafie e il cambiamento concreto che i nostri gesti quotidiani possono generare. Un atto di denuncia, ma anche un racconto di resilienza e di impegno civile. Un giornalista, accompagnato dalle immagini create in diretta su una lavagna luminosa, propone uno spettacolo dedicato a Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Natale De Grazia e a tutte le vittime dell’ecomafia.

L’America di Trump e il ritorno della politica di potenza

Teatro Gobetti via Rossini 8, Torino

Anna Caffarena e Francesco Costa

coordina Roberto Zichittella

in collaborazione con T.wai

Da qualche tempo, il confronto muscolare tra grandi potenze allarma esperti e opinione pubblica. Sui media, gli osservatori della politica mondiale si cimentano in previsioni – di norma fosche – sugli esiti della contrapposizione sempre più netta tra Stati Uniti e Cina. Questo apparente “ritorno al futuro” non si deve al solo presidente americano, ma la sua retorica della “pace attraverso la forza” ha pesato molto. Nei suoi primi due anni di mandato alla Casa Bianca Trump ha usato la sua persona, il suo carattere e il suo personale modo di concepire il potere come strumento per raggiungere obiettivi politici che oggi sembrano mettere in crisi le relazioni internazionali.

Cittadini e lobby. Come influenzare le decisioni

Circolo dei lettori - Sala Gioco via Bogino 9, Torino, Italia

Luca Brusati e Paolo Zanetto

coordina Massimiliano Malvicini

da una proposta di YouTrend

Conoscere è necessario per poter valutare e, di conseguenza, saper scegliere. In quest’ottica, il problema della trasparenza circa natura e attività del lobbying assume contorni di fondamentale importanza. Come interpretare correttamente le relazioni che i portatori di interessi intrecciano con i pubblici decisori? Come temperare istanze particolari e interesse generale? Se il confine tra il potere visibile degli organi legislativi e il potere invisibile esercitato dai lobbisti è destinato a restare debole e confuso, quale grado di opacità può tollerare un sistema pienamente democratico?

Periferie e spazi pubblici tra conflitti e rigenerazione

Cecchi Point - Salone delle Arti via Antonio Cecchi 17, Torino

Sergio Durando ed Elena Ostanel

coordina Bernardo Basilici Menini

a cura di Arteria Onlus

Riqualificazione contro il degrado, conflitti e richiesta di sicurezza, organizzazione autonoma dei cittadini e presidio sociale. Gli spazi pubblici delle periferie urbane sono teatro di fenomeni che marcano il territorio e che coinvolgono e a volte contrappongono le diverse comunità che lo abitano. Quali movimenti stanno emergendo? Quali strategie si stanno sperimentando? Quale ruolo spetta ai diversi attori del territorio? Il caso del quartiere Aurora di Torino.

Futuri passati

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

Simone Arcagni e Giuseppe Genna

Pur non rompendo definitivamente con l’idea evoluzionista di un mondo in marcia verso il progresso, il Novecento ha immaginato inquietanti futuri distopici, in modo spesso premonitore. Se pensiamo alle visioni di Salgari, Orwell, Huxley, Lem, Dick, quel futuro è già alle spalle, oppure è fortemente ancorato al nostro presente, come il mondo di Blade Runner ambientato appunto nel 2019. Che cosa ci insegnano quelle profezie? Quale visione di futuro siamo in grado di prospettare oggi? Quale immaginario, quali paesaggi utopici o distopici si stanno facendo strada?

Quando mezzo grado fa la differenza

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Elena Verdolini

introduce Gabriele Beccaria

L’Accordo di Parigi, sottoscritto da 194 Paesi, è un patto globale per ridurre le emissioni di gas serra e contenere l’au- mento della temperatura media globale al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali. Ma di quanto si potrebbero ridurre i rischi e gli effetti del cambiamen- to climatico se l’aumento di temperatura fosse limitato a 1,5 °C? Quali le possibili strade per raggiungere questo obiettivo?

Polvere di stelle

Nuvola Lavazza - La Centrale via Ancona 11, Torino

Ambra Angiolini, Pif, Luis Sal

Quanto è fragile la celebrità? L’odierno immaginario subisce un bombardamento tanto fluido da alimentare la percezione che chiunque possa diventare famoso. Velocemente, nuovi stimoli fanno evaporare i precedenti, li polverizzano. I protagonisti dei contenuti social non hanno più la possibilità di governare le reazioni che ne derivano, diventando bersaglio di critiche feroci che spesso culminano nel fenomeno dell’hating. La celebrità non ha più memoria di cosa fu il divismo perché, costretta a muoversi sul terreno di un consumo istantaneo, non ha il tempo di cristallizzarsi in mito, uscendone inevitabilmente stropicciata. Quel che resta è effimero, come polvere di stelle.

I fantasmi del potere in Shakespeare

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Nadia Fusini
letture di Federico Palumeri

Proprio di “fantasmi” si può e si deve parlare a proposito del potere in Shakespeare. A cominciare da Giulio Cesare, in cui il fantasma del potente eroe e tiranno conduce Bruto alla sconfitta. Il re santo Duncan, il re folle Lear, il regicida Macbeth, il re Iperione Hamlet, rispetto al satiro Claudio, il re criminale Riccardo III: queste e altre ancora sono le maschere che la figura del potente indossa nella messa in scena delle passioni offerta da Shakespeare nella prima modernità. Uno spettacolo che non finisce di turbare per la sua profondità e per la sua attualità.

Three Letters from Sarajevo

OGR Sala Fucine corso Castelfidardo 22, Torino

concerto di Goran Bregovi

accompagnato dalla Wedding & Funeral Orchestra (18 elementi) produzione MAURODIAZZI nell’ambito di OGR Public Program

Sarajevo come metafora dei nostri tempi. Le sue credenze, le sue identità, i suoi paradossi. Le differenze e le contraddizioni di una città in cui ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani convivono. Le discriminazioni e le paure che improvvisamente svaniscono, al ritmo delle note di un autore straordinario capace di parlare al mondo intero, senza alcuna distinzione. Con la sua musica, che è un inno alla vita.

ingresso Euro 12,00 / Euro 15,00

Liturgia. Rivolta e mistero

San Pietro in Vincoli Zona Teatro via San Pietro in Vincoli 28, Torino

una performance interattiva con Domenico Castaldo, Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Rui Albert Padul, Natalia Sangiorgio

realizzato da LabPerm - Laboratorio Permanente di Ricerca sull'Arte dell'Attore

Liturgia: dal greco “azione per il popolo”. Si entra, si zittisce la mente, si respira, si ascolta, si canta. Ci si muove con l’altro in una comune pulsazione, ci si libra sulle vibrazioni prodotte dall’insieme dei corpi. Un rito laico, un’esperienza formativa e performativa, a cui è possibile assistere come spettatori o esserne parte.

iscrizione obbligatoria: info@labperm.it

Boulevard des Artistes

Lungo Dora Napoli tra ponte Carpanini e via Mondovì

Boulevard des Artistes che interessa il tratto di  lungo Dora Napoli tra ponte Carpanini e via Mondovì, ha lo scopo di recuperare questa parte di lungo fiume facendola rivivere con pitture, disegni, sculture, fotografie e artigianato. Questo richiamo di francesismo vuole richiamare il  lungo Senna di Parigi (Torino è una piccola Parigi), trasformando quest'area in un luogo di incontro e confronto di arte e cultura.

Per maggiori info:

Alex Bonsignore: 3497513918

Sovranismo

Accademia delle Scienze - Sala dei Mappamondi via Accademia delle Scienze 6, Torino

Pier Paolo Portinaro

introduce Luca Ferrua

In un mondo interconnesso e internazionalizzato, la sovranità si fa condivisa e quindi limitata. In questo quadro, rivendicare l’autoderminazione del popolo è diventato un esercizio sterile; bisogna piuttosto crearne le precondizioni: produttività, efficienza, legalità, competitività. In un Paese che tollera la penetrazione delle organizzazioni criminali nell’economia e nelle istituzioni, livelli di corruzione da società in via di sviluppo, vette d’inefficienza amministrativa, la sovranità che alla fine il lusingato popolo andrebbe a conquistare sarebbe la sovranità su un sepolcro vuoto.

Mafia quotidiana

Nuvola Lavazza - La Centrale Sala Incontri via Ancona 11, Torino

Pif e Giovanni Tizian

La mafia fa parte del quotidiano, senza distinzione geografica. Accanto ai crimini più visibili, perché correlati a fatti di sangue o al clamore sollevato da inchieste che coinvolgono persone note, scorrono più sotterranei e nascosti fenomeni mafiosi che, nel silenzio e nell’indifferenza collettiva, permeano il tessuto economico e sociale del Paese. Dagli esercizi commerciali gestiti dalla criminalità organizzata, alla complicità di insospettabili professionisti, passando per il voto di scambio o per fenomeni come il lavoro nero, la mafia che non spara non sembra destinata al declino.

Terze pagine. La cultura tra vecchi e nuovi media

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

Mario Baudino dialoga con gli studenti della redazione di The Password coordina Davide Guerra

a cura di The Password

Giornalismo tradizionale e giornalismo online – due espressioni complementari dell’informazione contemporanea – si incontrano a metà strada per ragionare di come notizie e approfondimento culturale possano uscire dall’ombra e trovare spazio sui media. L’esperienza di un giornalista e l’entusiasmo di un gruppo di giovani universitari in un confronto sulle strategie, le formule e i temi per coinvolgere vecchi e nuovi pubblici.

Space economy

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Roberto Battiston, Walter Cugno, Paolo Nespoli

presiede Paolo Romano

in collaborazione con Thales Alenia Space e ALTEC

Cos’è la space economy? Ci aspetta un futuro da turisti spaziali, minatori di asteroidi o coloni “lunatici”? Non sappiamo cosa accadrà né quando; ma i sogni di Elon, Jeff, Richard e di tanti altri imprenditori dello spazio si stanno realizzando rapidamente. Dall’agricoltura di precisione alla navigazione satellitare, dal car sharing al monitoraggio delle infrastrutture, dalla sicurezza dei confini alla protezione ambientale, le nuove applicazioni dell’economia dello spazio sono una finestra sul futuro.

Diseguaglianze globali e distribuzione del reddito

Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo corso Inghilterra 3, Torino

Branko Milanovi
presiede Giovanna Paladino

A partire dal 1988, la globalizzazione ha generato la più massiccia redistribuzione di ricchezza dai tempi della rivoluzione industriale. Le economie asiatiche emergenti sono tra quelle che hanno maggiormente beneficiato delle trasformazioni in atto. I perdenti sono da ricercare nelle classi medie dei Paesi appartenenti all’Ocse. Indiscusso vincitore in termini globali è l’1% più ricco della popolazione. Quali ricadute ha l’eclissi della classe media sulla sostenibilità del capitalismo democratico? Come evitare che i timori per la crescente disuguaglianza interna si trasformino in populismo e xenofobia? Come contrastare lo strapotere dell’1%?

Nella terra di nessuno. I centri di detenzione amministrativa degli stranieri

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Bruno Mellano, Mauro Palma, Laura Scomparin

presiede Gianmaria Ajani

a cura dell’Università degli Studi di Torino

In un quartiere residenziale, protetto da alte mura, torrette e filo spinato, si trova a Torino il più grande centro d’Italia di detenzione amministrativa degli stranieri. Al suo interno, in attesa dell’espulsione, oltre cento stranieri privi dei documenti necessari per il soggiorno. Quali sono i presupposti e qual è lo scopo della limitazione della loro libertà personale? In che condizioni si trovano queste “prigioni degli stranieri” e cosa fanno all’interno le persone trattenute? Quale accesso ha la società civile a questi luoghi invisibili?

Gli invisibili

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Sandro Mezzadra

presiede Simona Forti

Le figure dello straniero e del migrante offrono elementi di riflessione e diagnosi sul significato contemporaneo della democrazia. La luce gettata dalla rappresentanza su una specifica configurazione del “popolo” lascia in ombra peculiari rapporti di dominazione e i soggetti che ne sono coinvolti. D’altra parte, l’insorgere nel campo del visibile di questi soggetti è all’origine di crisi e trasformazioni della rappresentanza stessa.

Pranzo dal mondo con www.eatnico.com

Al crocevia fra corso Emilia e corso Giulio Cesare

un progetto di Stefano Di Polito con Associazione culturale Nessuno, con il sostegno della Città di Torino nell’ambito di AxTO - azioni per le periferie torinesi

Nel cuore di Aurora dieci giovani italiani di origine straniera accompagnano i visitatori alla scoperta dei ristoranti etnici del quartiere: un percorso gastronomico che è anche una narrazione digitale, grazie al QR Code di EATnico.

Scopri le cucine del mondo raccontate dai giovani del quartiere

I materiali grafici sono stati realizzati dagli studenti del corso di grafica dell'Istituto Albe Steiner.

Emergere

Guesthouse Portmanteau via Brindisi 10, Torino

Marzia Allietta, Nicoletta Daldanise, Annalisa Menin

realizzato da Teste di Medusa

La scrittura di Simone de Beauvoir e di Sibilla Aleramo, il cinema sperimentale degli anni Quaranta di Maya Deren e quello di Yoko Ono, fino alle ricerche nello spazio pubblico delle artiste Martha Rosler e Tania Bruguera. Un percorso tra letteratura, arte e cinema che indaga le modalità con cui donne diversissime hanno saputo tracciare un solco indelebile nella cultura occidentale.

Ai partecipanti è offerto un buffet gratuito. Iscrizione obbligatoria: info@portmanteau.it

Il manifesto degli attivisti

Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo corso Inghilterra 3, Torino

Rupert Younger

presiede Jacques Moscianese

Cosa scriverebbero oggi Marx ed Engels, 171 anni dopo la pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista, in un’epoca in cui gli effetti delle diseguaglianze sono ancora più visibili? Come alla metà dell’Ottocento, oggi le élite concentrano ricchezza e potere alle spese di masse senza voce. Piuttosto che tentare di riunire i più diversi movimenti sociali del XIX secolo, i due maggiori intellettuali del loro tempo si concentrerebbero, prbabilmente, sui fenomeni di attivismo e sui movimenti che puntano a dare voce a chi non ce l’ha, come le primavere arabe o Occupy Wall Street.

Bolle di visibilità

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Carlo Freccero e Luis Sal

coordina Michele Boroni

In principio era il fan, poi venne il follower. Come è mutato il rapporto fra spettatore e celebrità al tempo di internet? La TV deve piegarsi sempre più alle esigenze dello spettatore che può scegliere tra proposte pressoché infinite. Il pubblico non è più semplice destinatario ma interagisce, crea esso stesso contenuti multimediali, diventa cassa di risonanza del messaggio veicolato attraverso i canali tradizionali. Il tasso di coinvolgimento cresce e si manifesta attraverso community che si aggregano attorno a specifici temi e programmi. Mille bolle da cui visibilità e popolarità escono frammentate.

L’empatia fra scienza e società

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Cristina Meini e Vittorio Gallese
coordina Piero Bianucci

Nel nostro cervello esistono particolari strutture, i cosiddetti neuroni specchio, in grado di capire in modo istantaneo i gesti e le emozioni di chi ci sta di fronte, senza passare per le funzioni superiori. Ciò significa che l’empatia, la nostra capacità di immedesimarci e solidarizzare con gli altri, è innata? Non è detto, perché sembra che esistano limiti appresi, di tipo culturale, ai processi di identificazione con l’altro, in grado di inibire l’attivazione dei neuroni specchio. Siamo dunque programmati per essere empatici solo con chi condivide con noi legami di sangue o di cultura? Quali pericoli e quali dilemmi morali emergono come conseguenza di questo dato biologico?

Come mafia comanda. La sfida dell’economia criminale agli Stati e alla democrazia

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Rosario Aitala, Simona Melorio, Rocco Sciarrone

in collaborazione con Limes

I poteri criminali prosperano quando la politica è debole, l’economia soffre, la legge dei mercati economici e finanziari prevale sul diritto e lo Stato non riesce – o rinuncia – a esercitare la sua sovranità. Il frangente storico in cui viviamo presenta molte di queste caratteristiche, che si inseriscono sul cronico deficit italiano di statualità. Radiografia di un difficile presente e strategie per un necessario riscatto.

Come mafia comanda. La sfida dell’economia criminale agli Stati e alla democrazia

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Rosario Aitala, Simona Melorio, Rocco Sciarrone

in collaborazione con Limes

I poteri criminali prosperano quando la politica è debole, l’economia soffre, la legge dei mercati economici e finanziari prevale sul diritto e lo Stato non riesce – o rinuncia – a esercitare la sua sovra- nità. Il frangente storico in cui viviamo presenta molte di queste caratteristiche, che si inseriscono sul cronico deficit ita- liano di statualità. Radiografia di un diffi- cile presente e strategie per un necessario riscatto.

L’anonimato nell’arte. Dal Medioevo a Banksy

OGR Sala Fucine corso Castelfidardo 22, Torino

Tomaso Montanari
introduce Olga Gambari

nell’ambito di OGR Public Program

Chi è Banksy? Chi è Elena Ferrante? Siamo disposti ad arrampicarci sulle più improbabili congetture pur di riuscire a dare un volto, una biografia, una foto senza trucco ai pochi artisti o scrittori che hanno scelto di negarsi al circo mediatico. Non tolleriamo che qualcuno si nasconda dietro uno pseudonimo. E basterebbe la scelta del verbo nascondersi per rivelare lo spirito vagamente inquisitoriale col quale guardiamo a chi vuole parlare solo con le proprie opere. Molti che non hanno mai visto un Banksy, né letto una riga della Ferrante si sono appassionati all’abilissima cronaca della caccia alla loro identità anagrafica: ma – chiediamoci – qual è la storia, quale il futuro dell’anonimato dell’arte?

Hello Aurora. Un itinerario alla scoperta del quartiere

Cecchi Point via Antonio Cecchi 17, Torino

realizzato da www.hello-future.it

Alla scoperta del quartiere Aurora e della sua street art con un tour non convenzionale attraverso una guida interattiva realizzata dagli studenti dell’Istituto Superiore Casale: il risultato del progetto di alternanza scuola-lavoro Hello Future, in cui i ragazzi hanno sperimentato il design thinking per valorizzare il quartiere. L’esperienza e la guida sono l’esito di una selezione tra gli undici prototipi creati dagli studenti.

Moschee aperte in Aurora

Moschea Taiba e Moschea La Pace

realizzato dalla Associazione Islamica delle Alpi

La comunità islamica torinese e i suoi luoghi sono ormai parte integrante della nostra città: circa 50 mila torinesi, infatti, sono di cultura islamica. Le moschee Taiba e La Pace aprono le loro porte ai cittadini. Le visite guidate sono accompagnate da un’introduzione generale alla fede islamica, alla vita comunitaria e cittadina dei musulmani torinesi, lasciando spazio in seguito alle domande e alle curiosità dei visitatori.

Il rimosso coloniale

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

Valeria Deplano e Alessandro Triulzi

coordina Chiara Colombini

da un’idea di Fabrizio Leonardo Cuccu e Chiara Forlenza

A differenza di altre nazioni europee, l’Italia non conserva memoria del proprio passato coloniale. Si tratta di un processo di rimozione, pubblico e privato, causato dal ritardo della storiografia, dal silenzio di chi fu protagonista di quel passato e da un’ambigua e distorta narrazione che, nel migliore dei casi, ne ha edulcorato il ricordo in chiave autoassolutoria. Tabù istituzionale per quasi mezzo secolo, questa mancata elaborazione riemerge nell’inconscio del Paese in un tic di eterna invenzione dell’altro da sé. Un senso di estraneità nei confronti del continente africano che è forse il volto più subdolo e meno visibile del razzismo.

Eutanasia. Crimine o diritto?

Accademia delle Scienze - Sala dei Mappamondi via Accademia delle Scienze 6, Torino

Paolo Flores d’Arcais e Arcivescovo Matteo Maria Zuppi

in collaborazione con MicroMega

La Corte costituzionale ha stabilito che il Parlamento è tenuto a legiferare entro settembre per modificare le attuali norme sul fine-vita. Un arcivescovo e un filosofo ateo affrontano senza diplomazie la domanda “a chi appartiene la tua vita?”. Esiste la libertà di morire facendosi aiutare, o è giusto vivere anche contro la propria volontà? Chi può decidere, per atti o per omissioni, che una vita diventata tortura debba proseguire o possa concludersi con una “dolce morte”? Qual è il confine fra eutanasia e omicidio?

Nuovi immaginari per le comunità del futuro

Cecchi Point - Salone delle Arti via Antonio Cecchi 17, Torino

Nicola Capone, Linda Di Pietro, Renato Quaglia, Marco Zappalorto

coordina Simona De Giorgio
a cura di Nesta Italia

La nostra società si trova ad affrontare sfide sociali, economiche e ambientali del tutto inedite. Carenza di servizi, flussi migratori e inquinamento sono alcune delle emergenze alle quali le comunità possono far fronte grazie alla capacità di auto-organizzarsi costruendo pratiche di innovazione su misura, in grado di evolvere e adattarsi alle specificità locali. Come far tesoro delle informazioni raccolte e delle esperienze maturate per attivare processi di apprendimento e di scambio tra città, soggetti della società civile e istituzioni?

Lutto possibile / impossibile

Circolo dei lettori - Sala Gioco via Bogino 9, Torino, Italia

Fabrice Olivier Dubosc, Filippo Furri, Giorgia Mirto

coordina Luisa Passerini

L’elaborazione del lutto, considerato nelle sue dimensioni psicologiche e antropologiche, a partire dall’attività umanitaria per l’identificazione delle salme di migranti nel Mediterraneo. Diversi punti di vista, personali e disciplinari, si incrociano in questo dibattito sulle pratiche che restituiscono corpi e memoria, rendendo possibile il cordoglio messo in crisi dalla mancanza delle spoglie e raccogliendo l’eredità storica della cura dei morti da parte dei vivi.

Not so far. Le città che non vediamo

FFLAG via Reggio 13, Torino

coordinano Francesca De Filippi
e Subhash Mukerjee
realizzato da Fondazione per l’architettura /Torino

Il 55% della popolazione mondiale vive in città e circa un miliardo di persone abita nei cosiddetti slum, o città informali. Attraverso una maratona di sei ore che raccoglie talk, video, progetti, interviste selezionati tramite call pubblica, si raccontano le diverse facce di questi luoghi che nel comune immaginario sono fatti di povertà e degrado, ma in cui spesso nascono e crescono progetti creativi, iniziative imprenditoriali, occasioni di collaborazione. Luoghi che associamo alle grandi metropoli asiatiche e sudamericane, ma che a volte sono molto vicini a noi.

ingresso libero in qualsiasi momento

Stelle. L’essenziale è invisibile agli occhi

Museo Lavazza via Bologna 32, Torino

Piero Boitani ed Ersilia Vaudo Scarpetta

coordina Luca De Biase

a cura del Politecnico di Torino

Alzare gli occhi al cielo deve essere stato uno dei primi gesti consapevoli della nostra specie che, di fronte alla meraviglia e allo sgomento dell’infinito, ha provato ad addomesticare il cosmo con miti e leggende e a esplorare l’ignoto attraverso la ragione scientifica. Da Omero ai nostri giorni, passando per la maestria con cui Dante sa legare speculazione scientifica e contenuti poetici, gli astri continuano a ispirare l’uomo. La scienza molto ci ha spiegato, ma ogni scoperta pone nuove domande. Molto ancora è negato ai nostri occhi. Il mistero resta pressoché integro. E le stelle conservano così il loro indiscusso, enigmatico, fascino.

La rivoluzione digitale: una sfida etica

Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo corso Inghilterra 3, Torino

Mario Rasetti

introduce Filippo Vecchio

C’è una rivoluzione in corso, la rivoluzione digitale, che cambierà l’assetto delle relazioni umane e delle interazioni fra uomo e natura nei secoli a venire. Questo processo ci pone di fronte a vincoli etici del tutto inediti. Riusciremo ad affrontare questa sfida globale, che genera tanta paura e insicurezza? Ne abbiamo gli strumenti, primo fra tutti quella macchina ineguagliabile che è il nostro cervello. Dobbiamo procurarci però, e subito, gli ingredienti mancanti: il coraggio, la solidarietà, una visione condivisa di futuro, la capacità di convivere con la tecnologia in modo attivo e non succube.

Le notizie che non vi hanno raccontato

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Philip Di Salvo e Luca Sofri

coordina Riccardo Porcellana

Chi e cosa determina la visibilità dell’informazione, la sua capacità di orientare l’opinione pubblica? Storie di notizie non pubblicate, censurate, sottovalutate o negate. Meccaniche, motivi e obiettivi dei processi di invisibilizzazione dell’informazione. Un racconto e una riflessione a partire dalle più importanti notizie non date nel 2018.

L’economia circolare come leva di sviluppo

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Francesco Quatraro e Giuseppe Ricci

coordina Luca Ubaldeschi

L’economia circolare è un’opportunità per riscrivere il nostro futuro, ovvero è un modello economico che ha l’obiettivo di preservare il valore delle risorse naturali nel tempo promuovendo il riuso, il riciclo e la rigenerazione, e soprattutto l’allungamento della vita dei prodotti, dei componenti e dei materiali, consentendo di minimizzare l’utilizzo di nuove materie prime e di fonti energiche nel ciclo produttivo. Per centinaia di anni si è ragionato in modo lineare, dalla culla alla tomba, cambiare l’approccio significa cambiare prospettiva e guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda, riconoscendo in ogni bene o prodotto un’utilità che supera la finalità per cui è stato concepito. Vuol dire superare il modello take-make-dispose, ovvero i beni sono prodotti a partire dall’estrazione di materie prime, vengono trasformati, venduti, utilizzati (spesso non sfruttandone appieno le potenzialità) e infine eliminati come rifiuti. Tutto ciò mette a rischio la capacità rigenerativa del pianeta a causa di esternalità negative come l’inquinamento o la saturazione delle matrici ambientali o il consumo sconsiderato di alcune risorse.

Il problema del superamento della capacità rigenerativa è una questione non solo ecologica ma anche economica che chiama in causa dimensioni culturali, comportamentali e valoriali. Il cambio di paradigma produttivo si basa sulla riduzione progressiva dei rifiuti intervenendo sull’ecodesign (pensare prodotti che non producano rifiuti e scarti e che possano durare nel tempo utilizzandoli in modo diverso), sulla capacità trasformativa ovvero modularità, versatilità e capacità di intercettare gli input provenienti da filiere anche diverse da quella di appartenenza e su una visione sistemica ed olistica capace di generare osmosi di prodotti e di idee.  Tale transizione si delinea come un’esigenza fondamentale per garantire lo sviluppo sostenibile dell’economia globale, con l’obiettivo di disaccoppiare la crescita del reddito dal consumo progressivo di risorse. Ad oggi, si stima che 1,2 miliardi della parte di popolazione globale più povera sia responsabile di appena l’1% dei consumi globali e che, secondo le Nazioni Unite, si raggiungerà quota 8,5 miliardi di persone entro il 2030. Questo scenario paventa ulteriori pressioni alla capacità rigenerativa del pianeta, pertanto diventa fondamentale intervenire con una inversione di marcia.

Eni si pone in prima linea promuovendo iniziative che rispondano a pieno ai principi della circolarità. E’ la prima società Oil&Gas ad aver convertito una raffineria tradizionale in bio-raffineria a Venezia e a breve entrerà in esercizio quella di Gela. Sul piano operativo stiamo intensificando la produzione dei bio-carburanti, ricercando sempre nuove soluzioni per sostituire i carburanti derivanti da fonti fossili con quelli di origine vegetale o provenienti da scarti e rifiuti. Eni diesel+ contiene il 15% di componente rinnovabile prodotto nella bioraffineria e, oltre a migliorare l’efficienza del motore e ridurre le emissioni dei componenti che influiscono sulla qualità dell’aria, contribuisce ad abbattere le emissioni di CO2 e a favorire una mobilità più sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle persone.

Grazie a un accordo firmato tra Eni e il Consorzio Conoe e successivamente con moltissimi consorziati con questo, si realizza un circuito virtuoso di economia circolare. L'olio vegetale esausto (banalmente l’olio di frittura) viene raccolto e conferito alla bioraffineria di Venezia per essere trasformato in biocarburante di alta qualità. Il progetto è stato esteso a diverse municipalizzate ed anche a tutti i dipendenti Eni che contribuisco alla raccolta degli olii prodotti nelle proprie cucine.

Eni sta contribuendo con servizi di car sharing per muoversi in città con più agilità e limitazione dei propri consumi grazie alla condivisione di beni e servizi attraverso il progetto Enjoy, con oltre 17 milioni di noleggi a Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna e Catania.

Il pensiero circolare è per Eni motore di cambiamento, capovolgendo il paradigma dei rifiuti che possono passare da “emergenza” a risorsa convertendoli in prodotti commercializzabili, come per esempio i rifiuti organici in olio combustibile per mezzi marini, i fanghi biologici e diverse tipologie di biomasse in bio-metano e le plastiche non riciclabili in idrogeno o metanolo.

Sono solo alcuni esempi per dimostrare le chance offerte da un approccio circolare che supera la visione del riciclo per trasformarsi in una economia, capace di reintegrare i flussi di materia e di rivalorizzare quelli tecnici, limitando l’uso delle risorse naturali e soprattutto di creare nuovo valore attraverso nuove opportunità occupazionali e benefici socio ambientali.

Scienza e democrazia

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Jean-Claude Guédon
presiede Juan Carlos De Martin

in collaborazione con Nexa – Center for Internet & Society del Politecnico di Torino

La conoscenza scientifica nasce generalmente ad opera di gruppi di esperti e si diffonde con strumenti tecnologici via via sempre più avanzati. Tuttavia, nel processo di produzione del sapere scientifico sono insite forme di potere che influenzano la sfera politica ed economica. A quali rischi si va incontro quando questo processo entra in contraddizione con i nostri valori? E cosa può fare la cosiddetta “scienza aperta” per porvi rimedio?

Io il popolo

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Nadia Urbinati

introduce Marco Damilano

I capipopolo rincorrono quotidianamente il consenso. Si dichiarano interpreti autentici delle identità e dei bisogni di coloro che rappresentano, ma i loro discorsi finiscono fatalmente con l’elencare nemici. Il popolo populista ha bisogno di nemici: questo è un buon criterio per riconoscere “il modello Trump”. Ma da dove emerge il bisogno di un nemico e quello di un capo? E come si possono scongiurare queste minacce per la democrazia?

Luci e ombre, Apollo e Dioniso nella storia dell’arte

OGR Sala Fucine corso Castelfidardo 22, Torino

Flavio Caroli

introduce Fulvio Gianaria

nell’ambito di OGR Public Program

Un affascinante viaggio alla scoperta dei capolavori dell’arte italiana, perennemente divisa fra Apollo e Dioniso: se il primo è volontà, ordine, equilibrio e regola le leggi della bellezza e della felicità, l’altro è invece caos, che non equivale tuttavia a disordine, è energia pura. L’arte è dominata dai principi di cui le due divinità greche sono portatrici, in un continuo e vicendevole rapporto di affermazione e negazione, in un eterno alternarsi di luci e ombre.

Viadellafucina16

via San Giovanni Battista La Salle 16 via San Giovanni Battista La Salle 16, Torino

il Condominio-Museo apre le porte al pubblico

un progetto di Brice Coniglio

Un palazzo ottocentesco con oltre 200 abitanti. Viadellafucina16, dal nome del suo antico indirizzo, è un progetto visionario che affida all’arte la cura degli spazi collettivi. Giovani artisti sono stati affiancati da maestri come Michelangelo Pistoletto o Giorgio Griffa nella realizzazione delle opere. Dalle scale alle cantine, alle volte dell’androne, dove la storia del Condominio-Museo è raccontata in un documentario di Zenit Arti Audiovisive, diretto da Miha Sagadin e Lucio Viglierchio (durata proiezione 15’, in loop).

Paura, sogni, visioni. Una maratona cinematografica

Cecchi Point - Salone delle Arti via Antonio Cecchi 17, Torino

ideato e realizzato da Aiace Torino

ore 20.30

Il posto delle fragole
di Ingmar Bergman, 1957, 91’

ore 22.30

Fantômas, primo episodio
di Luis Feuillade, 1913, 58’, sonorizzazione dal vivo a cura dei Supershock

ore 23.30

Waking Life
di Richard Linklater, 2001, 97’

Una maratona cinematografica lungo il filo della notte, passando attraverso generi e linguaggi differenti. Paura, sogni e visioni nell’occhio della macchina da presa, con una sonorizzazione dal vivo di un grande classico del cinema horror affidata a una rock band torinese capace di ricercate sperimentazioni nella fusione tra musica e immagini.

Lo strabismo di Venere

Nuvola Lavazza - La Centrale via Ancona 11, Torino

Serena Dandini con Maura Misiti, Isabella Ragonese e Carla Signoris

Dall’ironia de La TV delle ragazze alle protagoniste de Il catalogo delle donne valorose, immagini, racconti, suggestioni sul faticoso percorso verso l’uguaglianza di genere nel nostro Paese. Un dialogo a quattro per illuminare quella che un tempo veniva definita “l’altra metà del cielo” ripartendo dall’esempio di giornaliste, scrittrici, scienziate, attrici, cantanti, attiviste: donne coraggiose che hanno fatto la storia pur restando nell’ombra.

Il sentimento del non so che

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Ernesto Franco
letture di Chiara Bosco

Il non so che. Che cos’è? Niente di più invisibile, niente di più inafferrabile eppure spesso presente nella vita quotidiana, nei volti, nell’arte, nei libri. Sfugge a ogni definizione concettuale o anche solo a una possibile descrizione. Non è una cosa, non è un sintomo, non è un segno: è appunto un sentimento. Che spesso condiziona, quando non determina, le nostre decisioni, le nostre scelte, addirittura le nostre preferenze. E gli amori. Un percorso incompleto da Petrarca a Pascal, da Feijoo a Montesquieu, da Manzoni a Jankélévitch.

Lavoro. Dal Jobs Act al Decreto Dignità

Accademia delle Scienze - Sala dei Mappamondi via Accademia delle Scienze 6, Torino

Maria Vittoria Ballestrero e Pietro Garibaldi
coordina Riccardo Staglianò

Il mercato del lavoro negli ultimi anni ha subito continue riforme. Il Jobs Act è stato un necessario adeguamento alle esigenze di un’economia globalizzata o un’ulteriore compressione dei diritti sociali? Il Decreto Dignità restituisce garanzie ai lavoratori o è destinato a produrre nuova disoccupazione? Cosa suggeriscono le recenti ricerche e l’evidenza empirica? Il quadro normativo è in grado di far fronte alla precarietà e di contrastare gli abusi nelle nuove forme di lavoro on demand e della gig economy?

Disinformazione

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Carlo Freccero e Walter Quattrociocchi

coordina Serena Danna

La rete ha posto l’informazione di fronte a un paradosso: è possibile accedere a notizie con una velocità e in quantità mai sperimentate in passato, restando disinformati. La mediazione dei professionisti è saltata e il rapporto fra business e informazione assume proporzioni del tutto inedite. L’assenza di filtri lascia chi non possiede strumenti critici alla mercé di false notizie e di una comunicazione sempre più polarizzata, divisa in recinti identitari, refrattari al confronto. Le opinioni si cristallizzano in bolle impermeabili al dubbio. Resta spazio per un dibattito pubblico inteso come confronto fra idee diverse?

L’architettura per l’inclusione sociale

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Giancarlo Mazzanti

introduce Subhash Mukerjee

in collaborazione con Fondazione per l’architettura /Torino

L’attenzione per il valore civile dell’architettura. Il miglioramento della qualità dello spazio costruito come veicolo di uguaglianza sociale. A partire dai progetti di un grande architetto colombiano, una riflessione sul contributo che il design può portare alla creazione di nuove identità urbane, riducendo criminalità e povertà in aree marginali e nei cosiddetti slum, con particolare attenzione agli importanti cambiamenti che si stanno verificando in America Latina.

Parole che offendono

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Michela Murgia
introduce Luca Sofri

Le parole non servono solo a comunicare: modificano la realtà. Assistiamo oggi a una deriva comunicativa senza precedenti, una guerra civile verbale. Sono sempre più gli individui convinti che la propria cultura sia inconciliabile con quella dell’altro. Per rimediare alla deriva di un linguaggio provocatorio e offensivo, occorre costruire argini sufficientemente robusti da evitare la manomissione, l’abuso, l’uso sciatto e manipolatorio delle parole.

Vite in vetrina

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Vanni Codeluppi

introduce Cristopher Cepernich

Oggi siamo sempre più schiavi della visibilità. Indotti, cioè, a costruire la nostra identità mettendoci in mostra, facendo ricorso a tutti gli strumenti di comunicazione disponibili. Ne deriva, sia per le star sia per le persone comuni, l’obbligo di mettersi “in scena” all’interno delle numerose vetrine in cui sono costrette a esporsi. Spesso seguendo il seducente modello del packaging dei prodotti allineati sugli scaffali dei negozi.

Recuperino. Il riciclo a misura di bambino

Museo del Risparmio via San Francesco d'Assisi, 8/a, Torino

laboratorio per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni

L’importanza del riciclo e le basi dell’economia circolare. Partendo da materiali di scarto recuperati in casa, i bambini costruiscono un oggetto o accessorio, per ragionare su come tali materiali potranno essere nuovamente impiegati una volta che gli oggetti realizzati non saranno più utili. Ai partecipanti sarà consegnata una cartolina con i consigli per imparare a gestire correttamente i rifiuti e un simpatico gadget del Museo.

ingresso gratuito, prenotazioni: prenotazioniMDR@operalaboratori.com

I reportage dei giovani di Biennale Democrazia

CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia via delle Rosine 18, Torino

coordinano Giada Giustetto
e Leonard Mazzone

Cento classi delle scuole superiori di Torino e della provincia di Cuneo illuminano, con i riflettori dei loro video-reportage, quei fenomeni sociali condannati a restare in ombra a causa dell’immenso e disordinato flusso di informazioni che ci investe prepotentemente e costantemente. I ragazzi in sala ci orientano introducendo i lavori migliori, la cui proiezione diventa il punto di arrivo di una formazione che ha mosso i suoi passi lungo quattro sentieri tematici: Mostri, Radici, Reality, Scarti.

Il futuro del diritto d’asilo

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Ferruccio Pastore
incontra Carlotta Sami

in collaborazione con FIERI – Forum Internazionale ed Europeo Ricerche sull'Immigrazione

Il tema delle migrazioni non è mai stato così urgente, ma se ne parla in modo di- storto. Distorsioni geografiche: pensiamo di essere noi la meta di ogni migrazione, mentre l’85% dei rifugiati si dirige ver- so Paesi poveri. Distorsioni linguistiche: dobbiamo imparare a distinguere tra mi- granti forzati, rifugiati, profughi, richiedenti asilo. Ma, soprattutto, distorsioni giuridiche e del diritto umanitario. Si pone qui l’interrogativo più pressante: l’Europa può ancora essere un continente d’asilo?

Oltre i coni d’ombra. Dialogo sulle diseguaglianze in Italia

Teatro Gobetti via Rossini 8, Torino

Massimo Giannini e Maurizio Molinari

coordina Enrica Toninelli

Non fanno clamore, ma generano odio, rabbia e risentimento: sono le diseguaglianze che hanno scavato fratture sempre più profonde tra settori della società, tra alto e basso, élite e popolo, loro e noi. Impoverimento e assenza di prospettive investono da tempo anche il ceto medio, segnato da una sofferenza trattenuta, impronunciabile, che rischia di diventare esplosiva. Le diseguaglianze non fanno notizia: come l’informazione racconta oggi le storie di chi vive nelle periferie fisiche e simboliche della società?

Ritmi di festa

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

lettura-spettacolo di Paolo Apolito

musiche di Paolo Cimmino

introduce Adriano Favole

Negli esseri umani la musicalità comunicativa è una dote innata. Quando stanno bene insieme, le persone sono in grado di andare a tempo, come musicisti che suonano e ballerini che danzano insieme, ed è in tal modo che si scambiano affetto, simpatia, amicizia, amore. Accordi ritmici sono alla base delle unità sociali che funzionano, poiché musica, ritmi, festa sono piacere, ma anche organizzazione e disciplina.

Società della trasparenza e poteri invisibili

Accademia delle Scienze - Sala dei Mappamondi via Accademia delle Scienze 6, Torino

 Gianfranco Pasquino

coordina Serena Danna

da un’idea di Gianfranco Pasquino

Secondo Bobbio, una delle promesse della democrazia è debellare i poteri invisibili e diventare trasparente. È una promessa realistica? La rivoluzione digitale ha risvegliato questa speranza, ma ci ha messi di fronte a realtà di segno opposto. Informazione e disinformazione, complotti svelati e complotti inventati, nuovi strumenti per controllare il potere e sorveglianza sui nostri dati. Persino ciò che pare più nostro – le emozioni in libertà che scivolano sui social network – può renderci più vulnerabili di fronte ai poteri. Quanto e come una democrazia può essere trasparente?

Democrazia diretta e democrazia rappresentativa: alternative o complementari?

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Riccardo Fraccaro e Andrea Giorgis

presiede Nadia Urbinati

La democrazia è in continua trasformazione: internet e la rivoluzione informatica sono destinati a produrre mutamenti radicali. Quali effetti potranno avere democrazia diretta e e-democracy sulle istituzioni rappresentative? Come muterà il controllo dei cittadini sugli eletti? Quali nuove forme potranno assumere le leggi di iniziativa popolare e i referendum? Quale spazio per il sorteggio? E i parlamenti conserveranno un ruolo privilegiato nell’organizzazione della democrazia? Da qui, la necessità di distinguere tra le applicazioni della democrazia diretta che paiono compatibili con i principi basilari del governo rappresentativo – il pluralismo, i diritti, l’articolazione delle opinioni e degli interessi – e quelle che invece possono implicarne uno sfiguramento.

Un mondo di dati. Tra libertà e controllo

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Ippolita e Dino Pedreschi

coordina Emiliano Audisio

Velocità e trasparenza sono le parole d’ordine della nostra società. La scienza delle reti e i big data ci offrono nuove prospettive di osservazione sulla rapida crescita di internet, sul diffondersi tumultuoso di notizie, informazioni, epidemie e crisi finanziarie. Corriamo il rischio, però, che al motto “non preoccupatevi, ci pensano le macchine!”, le procedure democratiche vengano via via sostituite da pratiche tecnocratiche opache, improntate al controllo. Non possiamo accomodarci, dobbiamo cercare nuovi modi per tenere in equilibrio macchine, libertà umana e organizzazione della vita sociale.

Profili fake. Perché le false identità fanno sentire al sicuro

Polo del '900, Sala '900 via del Carmine 14, Torino

proiezione del cortometraggio Inside (16’) realizzato da Team Ermione a seguire dialogo con Vanni Codeluppi e Paola Turani a cura di Team Ermione

I social network sono diventati l’unità di misura della qualità di una persona. Quando le identità diventano account e la condivisione parte della nostra vita, creare un fake piuttosto che mostrarci per quello che siamo è questione di un click. I follower crescono e noi iniziamo a sentirci meno soli. Quanto siamo disposti a osare per farci amare? E se ci spingessimo così in là da perdere noi stessi? La riflessione su questi temi prende l’avvio dalla proiezione di un cortometraggio: una produzione originale di Biennale Democrazia che vede protagonista un noto influencer, scoperto a truffare i suoi follower.

Post-immagine

CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia - Gymnasium via delle Rosine 18, Torino

Simone Arcagni, Adrian Paci, Antonio Sgobba

coordina Valeria Verdolini

da una proposta di cheFare

Si stima che nel 2018 su Instagram siano state postate circa 95 milioni di fotografie al giorno, con un archivio complessivo di 40 miliardi di scatti. L’abbattimento dei costi di pubblicazione e di stampa ha reso le immagini onnipresenti, aumentando al contempo confusione e accessibilità. In che modo le innovazioni tecnologiche possono alterare, facilitare o ostacolare i processi democratici e la distinzione tra verità e manipolazione? Una discussione sui cambiamenti di produzione e consumo delle immagini e sugli effetti politico-sociali ed estetici prodotti da tali trasformazioni.

Stampa e dissidenza in Turchia

Cavallerizza Reale Aula Magna via Verdi 9, Torino

Murat Cinar incontra Deniz Yücel
a cura di Goethe-Institut Turin

Ci può essere democrazia senza libertà? La storia recente della Turchia ci impone di riflettere. Quale futuro e quale cittadinanza hanno il pensiero critico, la libera circolazione delle idee, il giornalismo indipendente, in contesti compromessi da manipolazione, repressione, propaganda e censura? Un giornalista e videomaker ne discute con il giornalista turco-tedesco che ha pagato con una detenzione lunga un anno il soffocante clima che opprime oppositori e professionisti dell’informazione lungo le due sponde del Bosforo.

Politica pop. L’esibizione dell’autenticità

Teatro Gobetti via Rossini 8, Torino

Filippo Ceccarelli, Franca Roncarolo, Sofia Ventura

Ego, popolo, corpi, cibo, baci, bimbi, babbi, bulli, santi, selfie, pacchia, tifo, altre ebbrezze d’esibizionismo e ulteriori slittamenti d’intimità. Da qualche tempo la politica pop ha fatto suoi regole e trucchi della comunicazione contemporanea, mettendo in scena lo spettacolo di una politica che vuole essere prima di tutto espressione del vero, dell’autentico, del trasparente. Con al centro un leader che, nello spasmodico tentativo di sembrare uno di noi, affida ogni messaggio alla continua esibizione della propria quotidiana normalità.

Fare luce. Il ruolo degli esperti in democrazia

Polo del '900, Sala Didattica via del Carmine, 14, Torino, Italia

Alba L’Astorina, Simone Pollo, Lorenzo Pregliasco
coordina Andrea Dal Zotto
a cura di SSSTUDENTI

Sempre più spesso siamo chiamati a prendere decisioni su argomenti complessi, anche attraverso strumenti di democrazia diretta. Prerequisito per una partecipazione democratica è la creazione di un dibattito pubblico informato e trasparente, che possa far luce sulle conseguenze politiche di decisioni tecniche. Come si configura il rapporto tra esperti e politica? Quale ruolo giocano l’informazione e la qualità del dibattito scientifico nell’assicurare un confronto tra concezioni morali divergenti?

Distanza di sicurezza

Accademia delle Scienze - Sala dei Mappamondi via Accademia delle Scienze 6, Torino

Elisabetta Galeotti
presiede Valeria Ottonelli

Quando con i nostri atteggiamenti umiliamo l’altro, mortificandolo o avvilendolo, veniamo meno al dovere di rispettarci e neghiamo così il principio di eguaglianza morale degli esseri umani, che sta alla base della democrazia. Ma come esprimere rispetto: con un riguardo attivo verso l’identità degli altri, oppure mantenendo una distanza di sicurezza che eviti all’altro il dovere di esporsi? Vicinanza o distanza, empatia o opacità?

Città e democrazia

OGR Duomo corso Castelfidardo 22, Torino

Carlo Olmo

introduce Luca Ferrua

nell’ambito di OGR Public Program

Il rapporto fra architettura e cittadinanza è oggetto di un profondo mutamento. Sullo sfondo di una crisi epocale della rappresentanza e del conseguente proliferare di interessi particolari e territorializzati, l’architettura rischia di piegar- si alla tirannia dell’utilità. Per invertire questa rotta, deve recuperare il suo ruolo nella produzione sociale di immagina- ri. Perché la città torni a essere il luogo simbolico nel quale volontà e bisogni dei cittadini trovano espressione.

L’assenza di Ulisse

Circolo dei lettori - Sala Grande via Gianbattista Bogino 9, Torino

Piero Boitani introduce Donato Pirovano

Sembrerà paradossale che si possa parlare di invisibilità riferendosi a Ulisse, da tremila anni uno dei personaggi più visibili, presenti e duraturi del mito e delle arti d’Occidente. Eppure, il tema dell’invisibilità è centrale nelle vicende dell’eroe, sia nell’Odissea sia nelle avventure che poeti, narratori, pittori, musicisti gli hanno attribuito nei trenta secoli della sua vita. Il mito di Ulisse è in continua tensione fra visibile e invisibile; l’Odissea è prima di tutto un poema dell’assenza. Di un re, di un marito, di un padre.

Prima gli esseri umani

Teatro Carignano piazza Carignano, 6, Torino, TO

Marco Damilano incontra Aboubakar Soumahoro

Lavoro nero, sfruttamento, caporalato, condizioni di vita inumane: troppo spesso il destino dei migranti è la riduzione in schiavitù, a opera di italiani. Si compie vicino a noi, per rifornire le nostre tavole di generi alimentari o i nostri armadi di indumenti a basso costo. Cattura la nostra attenzione l’istante di una tragedia, poi torna nell’ombra. Rimette in discussione gli standard di civiltà europea, l’idea di uomo e della sua dignità. Un dialogo-intervista con il sindacalista che ha fatto suo il motto “Prima gli esseri umani”, manifesto di un nuovo, necessario, umanesimo.

Contro le diseguaglianze. Una nuova economia della conoscenza

Auditorium Vivaldi piazza Carlo Alberto 5 A, Torino

Mario Calderini e Joan R. Rosés

coordina Riccardo Staglianò

Il modello Silicon Valley ha contribuito alla crescita e alla creazione di ricchezza negli ultimi decenni. Ma quanto equa, diffusa e inclusiva è stata la sua distribuzione? Recenti studi restituiscono un’inedita prospettiva sulle disuguaglianze tra gli Stati e all’interno degli stessi. Le cause sono da ricercare nel trinomio tecnologia, mercato e capitalismo che, nell’economia della conoscenza, ha portato la ricchezza a concentrarsi in alcune aree, perlopiù urbane. Quale la natura e l’origine di tali diseguaglianze? Quale il possibile ruolo di una nuova generazione di imprese e innovatori sociali nella redistribuzione più equa del valore della conoscenza e della tecnologia?

Invisibili, le città

OGR Sala Fucine corso Castelfidardo 22, Torino

da Le città invisibili di Italo Calvino

spettacolo con Lella Costa

scenofonia Roberto Tarasco

videopainting Stefano Giorgi

produzione Angelo Giacobbe/ Nidodiragno/CMC nell’ambito di OGR Public Program

Sono strane le città che Marco Polo descrive a Kublai Khan. Sono fisiche ma anche impalpabili. Gli spazi narrati sono a volte geometrici, altre volte mentali. Più ci si lascia trasportare dal mercante veneziano, più appare chiaro che le sue città raccontano di sogni, relazioni, suggestioni, nascondendo le emozioni evocate da profumi, sapori e rumori. Il viaggio reale si confonde con viaggi, non meno importanti, nelle città della memoria o del desiderio. Lella Costa ci guida, accompagnata da immaginifiche geografie sonore e visive, in un’avventura fatta di carovane, spezie e deserti, dove le città sbiadiscono agli occhi, dove reale e irreale, dritto e rovescio, visibile e invisibile appaiono inestricabili.

ingresso Euro 10,00

Memory matters

Arco monumentale all'Arma di Artiglieria, Parco del Valentino viale Virgilio, Torino

Inaugurazione mostra diffusa

con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Gustavo Zagrebelsky, le curatrici e i curatori, le artiste e gli artisti