BIENNALE DEMOCRAZIA: IL PROGETTO

Biennale Democrazia è una manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino e realizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino. Obiettivo dell’iniziativa è la diffusione di una cultura della democrazia che sappia tradursi in pratica democratica. Biennale Democrazia è un laboratorio permanente d’idee aperto a tutti, con una particolare attenzione nei confronti degli studenti delle scuole superiori e dell’università. Il progetto si articola in una serie di momenti preparatori e di tappe intermedie – dagli incontri negli istituti scolastici ai workshop di discussione tematica – che culminano, ogni due anni, in cinque giorni di appuntamenti pubblici: lezioni, dibattiti, letture, forum, seminari di approfondimento e momenti diversi di coinvolgimento attivo della cittadinanza.Tutto ciò con la presenza dei più autorevoli protagonisti della cultura nazionale e internazionale, e con la collaborazione di oltre 70 tra istituzioni, enti e associazioni, che rendono possibile una ricca circolazione di idee, suggestioni, proposte.

Biennale Democrazia è anche arte, cinema, teatro. I rapporti di partnership con gli enti culturali della città permettono di realizzare iniziative che usano i linguaggi della creatività e dello spettacolo, all’insegna della trasversalità e della commistione delle modalità espressive. Accanto alle lezioni, ai dibattiti e agli incontri, il calendario di Biennale Democrazia ospita dunque rassegne cinematografiche a tema, percorsi espositivi, concerti e momenti di animazione cittadina, spettacoli teatrali, performance e incursioni in spazi insoliti e inattesi.

BIENNALE DEMOCRAZIA: LE PRIME SETTE EDIZIONI

Partecipare attiva(la)mente: questo il titolo della prima edizione (22-26 aprile 2009) di Biennale Democrazia, che ne rappresenta lo spirito e il principio fondante, cioè l’intreccio fecondo tra impegno civile e arricchimento culturale. Apertosi con la lezione inaugurale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso il Teatro Regio di Torino, il primo esperimento di Biennale Democrazia ottenne il risultato sperato: coinvolgere migliaia di persone e, in particolare, moltissimi giovani.

La seconda edizione, che si è svolta nell’anno delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia (13-17 aprile 2011), ha proposto alla città Tutti. Molti. Pochi: momenti di riflessione sul rapporto tra democrazia e oligarchie, tra partecipazione ed esclusione. A inaugurarla, una lezione magistrale dell’allora Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi e lo spettacolo Tutto Dante, VI° Canto del Purgatorio, pensato ad hoc e generosamente regalato a Biennale Democrazia e a Torino da Roberto Benigni.

La terza edizione (10-14 aprile 2013) ha avuto come titolo Utopico. Possibile?. Filo conduttore degli incontri, inaugurati dalla lezione magistrale della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini e da uno spettacolo a più voci dedicato a Giorgio Gaber, l’interesse verso dimensioni della vita sociale e politica poste “al di là” dell’ordinaria amministrazione e del “già conosciuto”.

La quarta edizione (25-29 marzo 2015), che si è tenuta in corrispondenza del centenario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale e del settantesimo anniversario della Liberazione, ha avuto come tema Passaggi, che ha permesso di riflettere sui flussi inarrestabili di popoli e sulle altre grandi trasformazioni – politiche, economiche, culturali e tecnologiche – che segnano il nostro presente e che hanno inevitabili ricadute sulla vita e sulla coesistenza democratica. Ad aprirla, la lezione inaugurale di Claudio Magris L’Europa della cultura.

La quinta edizione (29 marzo-2 aprile 2017) ha avuto come tema-guida Uscite d’emergenza, una riflessione sulle crisi del nostro tempo e sulla ricerca di “nuovi inizi”.

La sesta edizione (27-31 marzo 2019), dal titolo Visibile Invisibile, ha ospitato una riflessione su novità e distorsioni prodotte da un mondo “ad altissima visibilità”.

La settima edizione (6-10 ottobre 2021) nasce dall’osservazione che abitiamo lo stesso pianeta, ma possiamo appartenere a mondi diversi: da qui il titolo Un pianeta, molti mondi.

BIENNALE DEMOCRAZIA: PROGETTI ED EDIZIONI SPECIALI

Oltre alle centinaia di incontri di vario genere che hanno caratterizzato le quattro edizioni della manifestazione, Biennale Democrazia si è proposta fin dalla sua nascita come un incubatore di iniziative e progetti speciali, dedicati all’approfondimento di singoli temi. In occasione della prime due edizioni si sono realizzati due esperimenti di “nuove forme” di democrazia: un dibattito pubblico sul Testamento biologico che ha coinvolto oltre mille cittadini di Torino e Firenze (2009), e le giurie dei cittadini, di Torino, Firenze e Lamezia Terme, sul tema del Federalismo (2011). La seconda edizione ha ospitato anche il progetto Open data/open democracy sul libero accesso e sull’utilizzo dei dataset della Città di Torino, con un contest nazionale per le applicazioni software più innovative.

Nel 2010 e nel 2012 due edizioni speciali di Biennale Democrazia. La prima, Democrazia 2.0 – Sostenibilità, dedicata ai giovani: un percorso formativo che ha visto la partecipazione di 550 ragazzi italiani provenienti da 7 regioni e 39 giovani stranieri da 6 diversi Paesi europei e che si è svolto con tecniche tese a valorizzare il contributo e la capacità critica degli studenti.

La seconda edizione speciale, Per la legalità, è stata realizzata in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio: dopo un percorso di preparazione svolto con le scuole e i cittadini, un programma di appuntamenti con la partecipazione di sindaci impegnati nel contrasto alle mafie, esponenti della società civile e artisti, che si è chiuso con la Festa della Legalità e un concerto in Piazza San Carlo di Franco Battiato.

Tra ottobre e novembre 2018, Torino e Cuneo hanno ospitato Spotlight. Luci che accecano, realtà invisibili: un ciclo di incontri che ha anticipato i temi della sesta edizione di Biennale Democrazia. Un invito a riflettere sulla nostra società “ad alta visibilità” e sui fenomeni che i riflettori della comunicazione lasciano in ombra, rendendoli opachi alla vista e alla comprensione. Protagonisti Diego Bianchi, Federico Rampini, Fabio Viola, Gad Lerner e Igiaba Scego.

In occasione della settima edizione, in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Black History Month Florence, Biennale Democrazia ha proposto Memory Matters, una riflessione sulla memoria collettiva nello spazio pubblico attraverso un ciclo di incontri ospitato nel programma di BD21 e un progetto espositivo diffuso nel Parco del Valentino: quattro interventi artistici appositamente commissionati allə artistə Leone Contini, Alessandra Ferrini, Muna Mussie e Adji Dieye in collaborazione con Silvia Rosi. Memory Matters rientra nel contesto di Verso, programma progettato e prodotto con l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili.