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Biennale Democrazia: progetti ed edizioni speciali

Oltre alle centinaia di incontri di vario genere che hanno caratterizzato le quattro edizioni della manifestazione, Biennale Democrazia si è proposta fin dalla sua nascita come un incubatore di iniziative e progetti speciali, dedicati all’approfondimento di singoli temi. In occasione della prime due edizioni si sono realizzati due esperimenti di “nuove forme” di democrazia: un dibattito pubblico sul Testamento biologico che ha coinvolto oltre mille cittadini di Torino e Firenze (2009), e le giurie dei cittadini, di Torino, Firenze e Lamezia Terme, sul tema del Federalismo (2011). La seconda edizione ha ospitato anche il progetto Open data/open democracy sul libero accesso e sull’utilizzo dei dataset della Città di Torino, con un contest nazionale per le applicazioni software più innovative.


Nel 2010 e nel 2012 due edizioni speciali di Biennale Democrazia. La prima, Democrazia 2.0 – Sostenibilità, dedicata ai giovani: un percorso formativo che ha visto la partecipazione di 550 ragazzi italiani provenienti da 7 regioni e 39 giovani stranieri da 6 diversi Paesi europei e che si è svolto con tecniche tese a valorizzare il contributo e la capacità critica degli studenti.

La seconda edizione speciale, Per la legalità, è stata realizzata in occasione del ventennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio: dopo un percorso di preparazione svolto con le scuole e i cittadini, un programma di appuntamenti con la partecipazione di sindaci impegnati nel contrasto alle mafie, esponenti della società civile e artisti, che si è chiuso con la Festa della Legalità e un concerto in Piazza San Carlo di Franco Battiato.

Tra ottobre e novembre 2018, Torino e Cuneo hanno ospitato Spotlight. Luci che accecano, realtà invisibili: un ciclo di incontri che ha anticipato i temi della sesta edizione di Biennale Democrazia. Un invito a riflettere sulla nostra società “ad alta visibilità” e sui fenomeni che i riflettori della comunicazione lasciano in ombra, rendendoli opachi alla vista e alla comprensione. Protagonisti Diego Bianchi, Federico Rampini, Fabio Viola, Gad Lerner e Igiaba Scego.

In occasione della settima edizione, in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Black History Month Florence, Biennale Democrazia ha proposto Memory Matters, una riflessione sulla memoria collettiva nello spazio pubblico attraverso un ciclo di incontri ospitato nel programma di BD21 e un progetto espositivo diffuso nel Parco del Valentino: quattro interventi artistici appositamente commissionati allə artistə Leone Contini, Alessandra Ferrini, Muna Mussie e Adji Dieye in collaborazione con Silvia Rosi. Memory Matters rientra nel contesto di Verso, programma progettato e prodotto con l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili.