MERCOLEDI 27 MARZO

ore 10.30 – Main Hall Campus Universitario Luigi Einaudi

Inaugurazione mostra

BEHIND THE INDIAN BOOM

con Gianmaria Ajani, Jens Lerche, Alpa Shah

Un’inedita collaborazione tra antropologi, news maker, attivisti per raccontare l’emergenza sociale dell’India del boom economico. La restituzione collettiva di un progetto triennale di ricerca sulla disuguaglianza crescente di un Paese in cui la ricchezza di pochi aumenta in proporzione al dilagare della povertà.

 

a seguire

Aula Magna Campus Universitario Luigi Einaudi

INDIA INVISIBILE. L’ALTRA FACCIA DEL MIRACOLO

Jens Lerche e Alpa Shah

coordina Tommaso Bobbio, introduce Gianmaria Ajani

L’economia indiana è fra quelle in più rapida crescita, destinata a posizionarsi, entro la metà del secolo, subito dopo quella della Cina. Ma a quale prezzo? A godere del boom economico è solo una minoranza della popolazione: circa 800 milioni di persone, infatti, sopravvivono con meno di due dollari al giorno. L’incredibile ricchezza di cui usufruiscono in pochi deriva da una vera e propria violazione dei diritti delle comunità più svantaggiate, quelle degli Adivasi e dei Dalit, fonte di manodopera a bassissimo costo: sono loro l’altra faccia del miracolo economico indiano.

 

ore 18.00 – Teatro Regio

Lezione inaugurale

LA VISIBILITÀ DELL’ALTRO

Adriano Prosperi

Gli incontri con le umanità altre avvengono oggi sotto il segno della paura e della chiusura. Si è rovesciata l’esperienza della scoperta del mondo e dell’umanità vissuta dall’Europa tra Quattro e Cinquecento, quando entrare in contatto con le culture dell’altro provocò violenza e dolore, ma anche una profonda rigenerazione della cultura europea. Da questi inaspettati incontri traeva linfa l’immaginazione utopica di nuove possibili forme di società, condizione preliminare alla stagione delle rivoluzioni europee, e alla nascita del nostro mondo.

GIOVEDI 28 MARZO

ore 10.00 – Teatro Carignano

DEMOCRAZIA DEGLI ATTI QUOTIDIANI
Gustavo Zagrebelsky

La democrazia non è solo una forma di governo con le sue istituzioni. È anche, anzi prima di tutto, un insieme di pratiche sociali che si svolgono giorno per giorno nella vita quotidiana e che hanno come attori non i politici, ma i cittadini. I cittadini comuni, come voi che ascoltate e come me che vi parlo.

ore 16.00 – Circolo dei lettori, Sala Gioco

TRASFORMAZIONI DIGITALI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Ivano Eberini, Fabio Malagnino, Raffaella Vai

coordina Isabella Alberti

“La democrazia – scriveva Bobbio – è il governo del potere pubblico in pubblico”: trasparenza e partecipazione ne sono dunque requisiti imprescindibili. Nell’era digitale, la disponibilità di dati è aumentata vertiginosamente, ma non sempre ciò ha rafforzato la partecipazione democratica. Questa ambivalenza ci impone di ripensare radicalmente il ruolo dei pubblici poteri. Che contributo possono fornire la digitalizzazione e i new media alla trasformazione della pubblica amministrazione in un vettore di partecipazione consapevole?

ore 18.30 – Aula Magna Cavallerizza Reale

COME FINIRÀ IL CAPITALISMO

Wolfgang Streeck

introduce Jacopo Rosatelli

Il capitalismo contemporaneo non è più solamente un sistema economico ma pervade l’intera società. Come i vecchi soldati, le società non muoiono, semplicemente svaniscono. Le transizioni da un ordine sociale al successivo richiedono tempo e possono cominciare anche molto prima che questo nuovo ordine si manifesti. In questo interregno, capitano le cose più bizzarre. La crisi della società capitalistica del XXI secolo è il prodotto di varie patologie, le cui molteplici interazioni sono troppo complesse per previsioni accurate. Ci aspettano eventi estremi, per un periodo indefinito di tempo.

ore 18.30 – Teatro Carignano

UN LINGUAGGIO POLITICO ALTO E ALTRO. I DISCORSI DEI PRESIDENTI DEL CONSIGLIO DAL 1946 AL 2018

Luca Serianni

presiede Chiara Saraceno

“Linguaggio della politica” fa pensare immediatamente ai toni urlati, o comunque eccessivi e radicali, con cui si esprime la propaganda elettorale. Ma la ricerca del consenso è una delle componenti dell’attività politica, non certo la sola. L’analisi della lingua istituzionale, attraverso i discorsi di insediamento dei capi del Governo italiani da De Gasperi a Conte, fa emergere, accanto ai momenti di svolta, quelli che sono o sono stati a lungo gli elementi di continuità – la cortesia del dibattito pubblico: «il Governo si permetterà di…», l’inevitabile parzialità dei punti di vista: «Se questa analisi è corretta…» – e anche l’impronta stilisticamente personale di politici come Craxi e Amato.

ore 19.00 – Auditorium Vivaldi

LA SPIRALE DELLE DISCRIMINAZIONI

Amel Yacef e Emilia Roig

coordina Benedetta Catanzariti

Kimberlé W. Crenshaw, giurista e attivista per i diritti delle donne afroamericane, è la prima ad aver proposto il concetto di intersezionalità per descrivere la condizione di coloro che si trovano al crocevia tra diversi vettori di oppressione, come genere, etnia, religione e classe sociale. Il concetto di intersezionalità consente di individuare le condizioni sistemiche che determinano tali discriminazioni, rendendole visibili a dispetto delle rigide categorie identitarie del discorso politico e mediatico.

ore 21.00 – Auditorium Vivaldi

ECONOMIA SOMMERSA

Edoardo Di Porto ed Enrico Giovannini

coordina Simone Spetia

110 miliardi: è questo l’ammontare delle tasse e dei contributi evasi nel nostro Paese in un anno. A partire dai dati dell’ultima Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva realizzata dalla Commissione istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, una riflessione su natura e forme dell’evasione, sul suo impatto economico, sul lavoro non regolare e le misure di contrasto, sul contributo che l’emersione del lavoro nero dei migranti potrebbe dare al fisco italiano. Un incontro ravvicinato con la dimensione sotterranea, nascosta, irregolare del rapporto tra gli italiani e la cosa pubblica.

VENERDI 29 MARZO

ore 10.30 – Circolo dei lettori, Sala Grande

TECNICA E CONOSCENZA. UNA SFIDA PER LA DEMOCRAZIA

Andrea Cerroni e Gian Vincenzo Fracastoro

coordina Federico Taddia

Per innovare non basta un’invenzione: l’innovazione esige sempre un processo culturale. Un ingegnere e un sociologo si interrogano sul ruolo insostituibile che la cultura svolge nel consentire al progresso tecnico-scientifico di produrre benefici per l’umanità. Dalle nuove forme di produzione energetica all’impatto delle piccole e grandi scelte sul cambiamento climatico, le rivoluzioni tecnologiche esigono oggi più che mai un cittadino consapevole, capace di giudizio e produttore di sapere. Per vincere la sfida della democrazia nella società della conoscenza, la comunicazione scientifica deve diventare lingua comune della nuova cittadinanza.

ore 10.30 – Polo del ‘900, Sala ‘900

CAPITALISMI CONTRO. IL RUOLO DEI MERCATI NELL’ERA DEL RITORNO DELLA STORIA

Giorgio Arfaras e Fabrizio Maronta

Il crollo dell’Unione sovietica e la stagione ultra-liberista degli anni Ottanta e Novanta hanno prodotto un economicismo esasperato – It’s the economy, stupid! – e il divorzio tra finanza ed economia, concorrendo all’odierna crisi delle democrazie occidentali. Il ruolo dei poteri finanziari nel convulso panorama geopolitico attuale. Di fronte ai problemi dell’economia mondiale, il capitalismo deve cambiare pelle? E come?

ore 11.00 – Polo del ‘900, Sala Didattica

TRA OBLIO E ANONIMATO

Annibale Biggeri, Roberto Cippitani, Amedeo Santosuosso

coordina Matteo Monti

Le biobanche – database per la raccolta e la conservazione di materiale biologico – hanno assunto importanza crescente nella ricerca biomedica. Ma sono tante le questioni etiche ancora da affrontare, soprattutto in relazione alla salvaguardia dei diritti dei donatori. Quali rischi comporta la possibilità di ricostruire il profilo genetico delle persone? E quali opportunità? La risposta a queste domande chiama in causa il diritto alla privacy e all’oblio.

ore 16.30 – Teatro Gobetti

RELIGIOSITÀ E RADICALIZZAZIONE VIOLENTA

Walid Dannawi, Mariachiara Giorda, Mauro Palma, Elvezio Pirfo

introduce Francesco Gianfrotta, coordina Carmine Munizza

La radicalizzazione violenta di matrice islamica è un tema oggi molto dibattuto, anche se non esiste un accordo sul significato da attribuire a questa espressione. A giocare un ruolo fondamentale è il carcere, generalmente considerato luogo di apprendimento di comportamenti antisociali e di scelte delinquenziali. Quali sono i fattori di rischio che possono favorire la radicalizzazione? Quali sono i percorsi che conducono ad atti terroristici? E quanto l’adozione di un approccio diverso, che privilegi l’integrazione del detenuto e il rispetto dei suoi diritti, ridurrebbe i rischi di insorgenza del fenomeno? La discussione prende l’avvio dalla presentazione dei dati di una ricerca condotta presso la Casa Circondariale di Torino.

ore 18.30 – Circolo dei lettori, Sala Gioco

CITTADINI E LOBBY. COME INFLUENZARE LE DECISIONI

Paolo Zanetto e Luca Brusati

coordina Massimiliano Malvicini

Conoscere è necessario per poter valutare e, di conseguenza, saper scegliere. In quest’ottica, il problema della trasparenza circa la natura e le attività del lobbying assume contorni di fondamentale importanza. Come interpretare correttamente le relazioni che i portatori di interessi intrecciano con i pubblici decisori? Come temperare istanze particolari e interesse generale? Se il confine tra il potere visibile degli organi legislativi e il potere invisibile esercitato dai lobbisti è destinato a restare debole e confuso, quale grado di opacità può tollerare un sistema pienamente democratico?

SABATO 30 MARZO

ore 10.30 – Accademia delle Scienze, Sala dei Mappamondi

SOVRANISMO

Pier Paolo Portinaro

introduce Luca Ferrua

In un mondo interconnesso e internazionalizzato, la sovranità si fa condivisa e quindi limitata. In questo quadro, rivendicare l’autoderminazione del popolo è diventato un esercizio sterile; bisogna piuttosto crearne le precondizioni: produttività, efficienza, legalità, competitività. In un Paese che tollera la penetrazione delle organizzazioni criminali nell’economia e nelle istituzioni, livelli di corruzione da società in via di sviluppo, vette d’inefficienza amministrativa, la sovranità che alla fine il lusingato popolo andrebbe a conquistare sarebbe la sovranità su un sepolcro vuoto.

ore 11.00 – Teatro Carignano

SPACE ECONOMY

Roberto Battiston, Walter Cugno, Paolo Nespoli

presiede Paolo Romano

Cos’è la space economy? Ci aspetta un futuro da turisti spaziali, minatori di asteroidi o coloni “lunatici”? Non sappiamo cosa accadrà né quando; ma i sogni di Elon, Jeff, Richard e di tanti altri imprenditori dello spazio si stanno realizzando rapidamente. Dall’agricoltura di precisione alla navigazione satellitare, dal car sharing al monitoraggio delle infrastrutture, dalla sicurezza dei confini alla protezione ambientale, le nuove applicazioni dell’economia dello spazio sono una finestra sul futuro.

ore 11.00 – Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo

DISEGUAGLIANZE GLOBALI E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO

Branko Milanović

presiede Giovanna Paladino

A partire dal 1988, la globalizzazione ha generato la più massiccia redistribuzione di ricchezza dai tempi della rivoluzione industriale. Le economie asiatiche emergenti, la Cina su tutte, sono tra quelle che hanno maggiormente beneficiato delle trasformazioni in atto. I perdenti sono da ricercare nelle classi medie dei Paesi appartenenti all’Ocse. Indiscusso vincitore in termini globali è l’1% più ricco della popolazione. I mutati scenari economici determinano problemi inediti che necessitano risposte politiche: quali ricadute ha l’eclissi della classe media sulla sostenibilità del capitalismo democratico? Come evitare che i timori per la crescente disuguaglianza interna si trasformino in populismo e xenofobia? Come contrastare lo strapotere dell’1%?

ore 11.30 – Circolo dei lettori, Sala Grande

NELLA TERRA DI NESSUNO. I CENTRI DI DETENZIONE AMMINISTRATIVA DEGLI STRANIERI

Bruno Mellano, Mauro Palma, Laura Scomparin

presiede Gianmaria Ajani

In un quartiere residenziale, protetto da alte mura, torrette e filo spinato, si trova a Torino il più grande centro d’Italia di detenzione amministrativa degli stranieri. Al suo interno, in attesa dell’espulsione, oltre cento stranieri privi dei documenti necessari per il soggiorno. Quali sono i presupposti e qual è lo scopo della limitazione della loro libertà personale? In che condizioni si trovano queste “prigioni degli stranieri” e cosa fanno all’interno le persone trattenute? Quale accesso ha la società civile a questi luoghi invisibili? 

ore 15.30 – Circolo dei lettori, Sala Grande

COME MAFIA COMANDA. LA SFIDA DELL’ECONOMIA CRIMINALE AGLI STATI E ALLA DEMOCRAZIA

Rosario Aitala, Simona Melorio, Rocco Sciarrone

I poteri criminali prosperano quando la politica è debole, l’economia soffre, la legge dei mercati economici e finanziari prevale sul diritto e lo Stato non riesce – o rinuncia – a esercitare la sua sovranità. Il frangente storico in cui viviamo presenta molte di queste caratteristiche, che si inseriscono sul cronico deficit italiano di statualità. Radiografia di un difficile presente e strategie per un necessario riscatto.

ore 16.00 – Teatro Carignano

DEBITO PUBBLICO. PERCHÉ È UN PROBLEMA E COME RIDURLO

Carlo Cottarelli

presiede Pietro Garibaldi

Il debito pubblico italiano resta tra i più alti al mondo rispetto al Pil. È un problema? Resterebbe un problema anche se uscissimo dall’Euro? Si può ridurlo senza danneggiare le prospettive di crescita? E ci riusciremo?

ore 17.00 – Accademia delle Scienze, Sala dei Mappamondi

EUTANASIA. CRIMINE O DIRITTO?

Paolo Flores d’Arcais e Matteo Maria Zuppi

La Corte costituzionale ha stabilito che il Parlamento è tenuto a legiferare entro settembre per modificare le attuali norme sul fine-vita. Un arcivescovo e un filosofo ateo affrontano senza diplomazie la domanda “a chi appartiene la tua vita?”. Esiste la libertà di morire facendosi aiutare, o si può imporre di vivere anche contro la propria volontà? Chi può decidere, per atti o per omissioni, che una vita diventata tortura debba proseguire o possa concludersi con una “dolce morte”? Qual è il confine fra suicidio assistito e omicidio?

ore 18.00 – Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo

LA RIVOLUZIONE DIGITALE: UNA SFIDA ETICA

Mario Rasetti

introduce Filippo Vecchio

C’è una rivoluzione in corso, la rivoluzione digitale, che cambierà l’assetto delle relazioni umane e delle interazioni fra uomo e natura nei secoli a venire. Questo processo ci pone di fronte a vincoli etici del tutto inediti. Riusciremo ad affrontare questa sfida globale, che genera tanta paura e insicurezza? Ne abbiamo gli strumenti, primo fra tutti quella macchina ineguagliabile che è il nostro cervello. Dobbiamo procuraci però, e subito, gli ingredienti mancanti: il coraggio, la solidarietà, una visione condivisa di futuro, la capacità di convivere con la tecnologia in modo attivo e non succube.

ore 18.30 – Teatro Carignano

IO IL POPOLO

Nadia Urbinati

introduce Marco Damilano

I capipopolo rincorrono quotidianamente il consenso. Si dichiarano interpreti autentici delle identità e dei bisogni di coloro che rappresentano, ma i loro discorsi finiscono fatalmente con l’elencare nemici. Il popolo populista ha bisogno di nemici: questo è un buon criterio per riconoscere “il modello Trump”. Ma da dove emerge il bisogno di un nemico e quello di un capo? E come si possono scongiurare queste minacce per la democrazia?

ore 18.30 – Auditorium Vivaldi

SCIENZA E DEMOCRAZIA

Jean-Claude Guédon

presiede Juan Carlos De Martin

La conoscenza scientifica nasce generalmente ad opera di gruppi di esperti e si diffonde con strumenti tecnologici via via sempre più avanzati. Tuttavia, nel processo di produzione del sapere scientifico sono insite forme di potere che influenzano la sfera politica ed economica. A quali rischi si va incontro quando questo processo entra in contraddizione con i nostri valori? E cosa può fare la cosiddetta “scienza aperta” per porvi rimedio?

ore 18.30 – Circolo dei lettori, Sala Grande

L’ECONOMIA CIRCOLARE COME LEVA DI SVILUPPO

Francesco Quatraro e Giuseppe Ricci

coordina Luca Ubaldeschi

L’economia circolare è un’opportunità per riscrivere il futuro. È un modello che consente di preservare il valore delle risorse naturali promuovendo il riuso, il riciclo e soprattutto l’allungamento della vita dei prodotti, dei componenti e dei materiali, consentendo di minimizzare l’utilizzo di materie prime e di fonti energiche nel ciclo produttivo. Per centinaia di anni si è ragionato in modo lineare: cambiare approccio significa guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda per rispettare la capacità rigenerativa del pianeta.

DOMENICA 31 MARZO

ore 11.00 – Accademia delle Scienze, Sala dei Mappamondi

LAVORO. DAL JOBS ACT AL DECRETO DIGNITÀ

Maria Vittoria Ballestrero e Pietro Garibaldi

coordina Riccardo Staglianò

Il mercato del lavoro negli ultimi anni ha subito continue riforme. Il Jobs Act è stato un necessario adeguamento alle esigenze di un’economia globalizzata o un’ulteriore compressione dei diritti sociali? Il Decreto Dignità restituisce garanzie ai lavoratori o è destinato a produrre nuova disoccupazione? Cosa suggeriscono le recenti ricerche e l’evidenza empirica? Il quadro normativo è in grado di far fronte alla precarietà del lavoro e di contrastare gli abusi nelle nuove forme di lavoro on demand e della gig economy? 

ore 15.30 – Aula Magna Cavallerizza Reale

IL FUTURO DEL DIRITTO D’ASILO

Ferruccio Pastore e Carlotta Sami

Il tema delle migrazioni non è mai stato così urgente, ma se ne parla in modo distorto. Distorsioni geografiche: pensiamo di essere noi la meta di ogni migrazione, mentre l’85% dei rifugiati si dirige verso Paesi poveri. Distorsioni linguistiche: dobbiamo imparare a distinguere tra migranti forzati, rifugiati, profughi, richiedenti asilo. Ma soprattutto distorsioni giuridiche e del diritto umanitario. Si pone qui l’interrogativo più pressante: l’Europa può ancora essere un continente d’asilo? 

ore 16.00 – Teatro Carignano

DEMOCRAZIA DIRETTA E DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: ALTERNATIVE O COMPLEMENTARI?

Riccardo Fraccaro e Andrea Giorgis

coordina Nadia Urbinati

La democrazia è in continua trasformazione: internet e la rivoluzione informatica sono destinati a produrre mutamenti radicali. Quali effetti potranno avere democrazia diretta e e-democracy sulle istituzioni rappresentative? Come muterà il controllo dei cittadini sugli eletti? Quali nuove forme potranno assumere le leggi di iniziativa popolare e i referendum? Quale spazio per il sorteggio? E i parlamenti conserveranno un ruolo privilegiato nell’organizzazione della democrazia? Da qui, la necessità di distinguere tra le applicazioni della democrazia diretta che paiono compatibili con i principi basilari del governo rappresentativo – il pluralismo, i diritti, l’articolazione delle opinioni e degli interessi – e quelle che invece possono implicarne un superamento.

ore 16.30 – Auditorium Vivaldi

UN MONDO DI DATI. TRA LIBERTÀ E CONTROLLO

Dino Pedreschi e Collettivo Ippolita

coordina Emiliano Audisio

Velocità e trasparenza sono le parole d’ordine della nostra società. La scienza delle reti e i big data ci offrono nuove prospettive di osservazione sulla rapida crescita di internet, sul diffondersi tumultuoso di notizie, informazioni, epidemie e crisi finanziarie. Resta, però, grave il rischio che al motto “non preoccupatevi, ci pensano le macchine!”, le procedure democratiche vengano via via sostituite da pratiche tecnocratiche opache, improntate al controllo. Non possiamo accomodarci, dobbiamo cercare nuovi modi per tenere in equilibrio macchine, libertà umana e organizzazione della vita sociale.

ore 18.00 – Aula Magna Cavallerizza Reale

STAMPA E DISSIDENZA IN TURCHIA

Murat Cinar incontra Deniz Yücel

Ci può essere democrazia senza libertà? La storia recente della Turchia ci impone di riflettere. Quale futuro e quale cittadinanza hanno il pensiero critico, la libera circolazione delle idee, il giornalismo indipendente, in contesti compromessi da manipolazione, repressione, propaganda e censura? Il giornalista e videomaker Murat Cinar ne discute con Deniz Yücel, giornalista turco-tedesco che ha pagato con una detenzione lunga un anno il soffocante clima che opprime oppositori e professionisti dell’informazione lungo le due sponde del Bosforo.

ore 18.30 – Auditorium Vivaldi

CONTRO LE DISEGUAGLIANZE: UNA NUOVA ECONOMIA DELLA CONOSCENZA

Mario Calderini e Joan Rosés

coordina Riccardo Staglianò

Il modello Silicon Valley ha contribuito alla crescita e alla creazione di ricchezza negli ultimi decenni. Ma quanto equa, diffusa e inclusiva è stata la sua distribuzione? Recenti studi restituiscono un’inedita prospettiva sulle diseguaglianze tra gli Stati e all’interno degli stessi. Le cause sono da ricercare nel trinomio tecnologia, mercato e capitalismo che, nell’economia della conoscenza, ha portato la ricchezza a concentrarsi in alcune aree, perlopiù urbane. Quale la natura e l’origine di tali diseguaglianze? Quale il possibile ruolo di una nuova generazione di imprese e innovatori sociali nella redistribuzione più equa del valore della conoscenza e della tecnologia?