Il rapporto degli esseri umani con l’ambiente è sempre stato complesso: se da un lato esso è fonte di sostentamento, ricchezza e risorse, dall’altro nasconde pericoli, forze ignote e incontrollabili con le quali gli esseri umani hanno dovuto imparare a confrontarsi.

Nel corso degli ultimi secoli, e ancor più nel Novecento, i progressi e i miglioramenti tecnici e tecnologici hanno permesso agli esseri umani di controllare, imbrigliare e perfino manipolare gran parte di quelle risorse e forze naturali che prima temevano. Queste capacità però non sono prive di conseguenze: secondo gli studi scientifici sul tema ci stiamo infatti scontrando con i limiti fisici del pianeta in cui viviamo. L’inquinamento e il riscaldamento globale causato dall’uso di combustibili fossili, i rischi legati all’utilizzo dell’energia nucleare, il sovrasfruttamento delle terre e dei mari per sfamare una
popolazione sempre crescente sono solo alcune delle questioni, dei rischi o delle emergenze che oggi non possiamo evitare di affrontare.

Queste nuove sfide, imponendoci di riflettere sul nostro rapporto con la natura e la tecnica e sul nostro modo di vivere, possono però trasformarsi da rischi in opportunità, divenendo terreno per l’emergere di nuove possibilità di cambiamento: tanto nella pratica individuale quanto nell’azione collettiva, tanto nei piccoli contesti locali quanto nella politica internazionale.

 

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Referente percorso:
Daniele Gorgone
email: dani.gorgone@gmail.com