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Matteo Nucci

in collaborazione con il Polo universitario per studenti detenuti

Nei poemi omerici i più grandi eroi (Achille e Odisseo su tutti), diversamente da quel che si pensa, sono uomini fragili, spesso in lacrime. Piangono per rabbia o dolore, per la morte di amici e cari, per nostalgia di casa. Proprio il pianto ne rivela l’eroismo. Eroe significa “essere umano pienamente realizzato”: e solo chi non si realizza pienamente può permettersi di non piangere, non soffrire, non fare i conti con la propria fragilità. La forza che manifesta sta nel non vergognarsi della propria umanità, nel non fingersi superuomo. Gli esseri umani sbagliano e perdono, ci ricorda Omero.

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