In collaborazione con l’Università di Genova, nell’ambito del progetto Reconstructing Democracy in Times of Crisis: A Voter-Centred Perspective, vincitore del bando Horizon 2020.

Secondo un’indagine dell’University of Cambridge, tra il 1995 e il 2019 il livello d’insoddisfazione nei confronti della democrazia è cresciuto dal 48 al 58%: disamorati del processo elettorale, i cittadini sono sempre meno disposti a recarsi alle urne. In tempi di crisi per la rappresentanza democratica risulta decisivo educare i futuri elettori al diritto di voto, sulla cui estensione ai maggiori di sedici anni si è tornati a recentemente riflettere in seguito agli scioperi promossi da Fridays for Future. Una ricerca pubblicata sul Journal of Democracy ha mostrato, però, come con l’aumentare dell’età degli intervistati, cresca l’importanza attribuita al vivere in un paese democratico. Quindi più si è giovani, meno si sembrerebbe essere consapevoli – del significato prima, e del valore poi – della democrazia.

L’obiettivo di Contare nel mondo è aiutare gli studenti a prendere coscienza della rilevanza della partecipazione, senza tacere la complessità delle questioni in gioco. È significativo soffermarsi sulla crucialità del proprio ruolo alle urne, giacché l’elettorato attivo è il primo – ancorché non l’unico – modo in cui un cittadino può contribuire alle decisioni democratiche.

Il percorso si apre presentando alla classe il tema della «politica», si delimiterà poi la nozione di democrazia rappresentativa e si affronteranno le diverse categorie di metodi per la scelta di chi deve occupare posizioni di rappresentanza. Ci si soffermerà in particolare sull’elezione, per poi esplorare i criteri che la rendono uno strumento propriamente democratico, ad esempio il suffragio universale.

S’incoraggerà la classe a interrogarsi sui fattori che influenzano le scelte del cittadino al seggio e gli studenti saranno chiamati a riflettere sul perché l’esercizio del voto chiami in causa la dimensione etica. Abbracciando la prospettiva del votante, la classe sarà sollecitata a prendere in considerazione quali dilemmi possono presentarsi al cittadino alle urne, ad esempio in sede di quesiti referendari su temi che interessano sistemi morali e princìpî valoriali.

Infine, ci si dedicherà alla dimensione emotiva della scelta elettorale e al ruolo giocato dalle campagne elettorali, sottolineando l’insidiosità dell’appello al popolo e il rischio di derive populiste. Si insisterà, inoltre, sulla necessità di dotarsi degli strumenti cognitivi per discernere tra i fatti e la loro interpretazione, tra notizie e opinioni, nell’epoca della condivisione virale di «bufale». Si concluderà con una riflessione che abbraccia i diversi metodi di partecipazione politica fondati sulle libertà di pensiero, riunione e associazione.

A cura di Lucilla G. Moliterno.

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