Una delle novità dell’edizione 2019 è la sempre più intensa collaborazione con il Polo del ‘900. Grazie al contributo di Compagnia di San Paolo, la Fondazione per la Cultura Torino e il Polo del ‘900 portano Biennale Democrazia 2019 in quattro città italiane. La prima tappa a Matera, Capitale europea della cultura 2019, con una conferenza realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo; per proseguire con tre seminari presso istituzioni culturali attive sul proprio territorio. Un percorso di avvicinamento alle giornate di Torino e un progetto a lungo termine per attivare nuovi ca- nali di scambio, confronto e progettazione partecipata di eventi culturali.

MATERA | venerdì 8 marzo – ore 18.00

Fondazione Matera-Basilicata 2019
Casa Cava, via S. Pietro Barisano 47

Ersilia Vaudo Scarpetta. L’ESPERIENZA DELL’IGNOTO. ORIZZONTI CHE SI DILATANO

L’esperienza – ciò che conosciamo, vediamo, abbiamo vissuto – traccia in noi solchi profondi che definiscono la percezione di ciò che è possibile e di ciò che non lo è. Uscire da questa “zona di comfort” non è facile. Ma affacciarsi sul bordo dell’esperienza, e sentire l’emozione di un orizzonte che si dilata, ci trasforma. E poi non siamo più gli stessi.

MILANO | martedì 12 marzo – ore 15.00

cheFare, via Luigi Razza 4

Daniele Gorgone. REALITY. IDENTITÀ E POTERE AL TEMPO DELLA RETE

Metafora della spettacolarizzazione di sé e dei nuovi meccanismi di costruzione dell’identità al tempo dei social network, il reality ci aiuta a riflettere sulla promessa democratica di una società più trasparente.

ROMA | lunedì 18 marzo – ore 18.00

Fondazione De Gasperi, via del Governo Vecchio 3

Giada Giustetto. MOSTRI. CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?

Il mostruoso dall’antico al contemporaneo. Per fare luce sulle ombre personali e collettive e ombra sulle troppe luci che spesso accecano le nostre vite.

GENOVA | venerdì 22 marzo – ore 15.30
Giardini Luzzati, piazza Giardini Luzzati 1

Leonard Mazzone. SCARTI. ECONOMIA, LAVORO, AMBIENTE

Il mondo più o meno visibile dei rifiuti è composto da merci usate e gettate via. Ma non solo. Vere e proprie vite di scarto rischiano di essere quelle degli esseri umani respinti alle frontiere o quelle di chi è escluso dal mondo del lavoro.