Ci siamo! Dopo aver valutato le numerose proposte provenienti dai cittadini e dalle organizzazioni che hanno aderito alle call di Biennale Democrazia, possiamo finalmente raccontare il dietro le quinte della selezione: chi sono i vincitori, quali temi e proposte hanno presentato a BD e perché il coordinamento scientifico e organizzativo ha ritenuto di premiarli.
Come accennato in precedenza, questa prima esperienza di call finalizzata a raccogliere idee e progetti di cittadini e organizzazioni si è conclusa con un grande successo di partecipazione: hanno infatti partecipato 46 singoli e 65 organizzazioni. È per questa ragione che abbiamo deciso di premiarne più di quelli previsti dal bando: 11 cittadini (anziché 5), le cui proposte sono state accorpate dando forma a sette incontri che avranno luogo durante la manifestazione, e 11 organizzazioni (contro le 10 previste).
Il coordinamento scientifico e organizzativo ha incontrato tutti i vincitori – cittadini e organizzazioni – che sono stati coinvolti nella realizzazione della loro proposta: nel primo caso, aiutando i cittadini a dar forma alla loro idea, traducendola in incontro programmato in BD 2017; nel secondo, supportando le organizzazioni nella realizzazione dei progetti proposti, che avranno luogo durante la prossima edizione di Biennale.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo risultato”, racconta Gabriele Magrin, coordinatore scientifico di Biennale Democrazia. “Sono emersi temi originali e innovativi, portatori di nuovi spunti di riflessione, che il coordinamento scientifico non aveva ancora messo a fuoco. Questo dimostra ancora una volta quanto siano importanti partecipazione e confronto”.
“Cosa ci aspettiamo? Che attraverso questo processo si generi un ampliamento del pubblico. Vogliamo coinvolgere gruppi organizzati, comunità, singoli cittadini che non conoscono Biennale e che mai hanno partecipato ai suoi incontri. Sarebbe per noi un’altra vittoria, un ulteriore motivo di orgoglio”.
