di Camilla Cupelli (Futura news – Master in giornalismo “Giorgio Bocca”)

Un teatro, un economista e un’orchestra multietnica: questi gli ingredienti dell’inaugurazione della quinta edizione di Biennale Democrazia. Al Regio Tito Boeri ha tenuto nel pomeriggio una lectio magistralis sul tema dei populismi, e alle 21 è andato in scena “Il giro del Mondo in 80 minuti”, realizzato dall’Orchestra di Piazza Vittorio. Più istituzionale il primo incontro e colorato, rumoroso, allegro il secondo, entrambi hanno ruotato attorno ai temi delle migrazioni, del viaggio, delle diverse culture.

Partendo da un’analisi del fenomeno dei populismi, infatti, Boeri ha ripercorso la recente storia europea delle migrazioni, collegandola al più ampio fenomeno dell’avanzata dei movimenti anti-europeisti. L’economista ha inoltre sostenuto che occorre “un codice unico europeo di sicurezza sociale”. Il fenomeno dei populismi, così come quello dei movimenti migratori, è a suo parere legato alle questioni calde del dibattito contemporaneo: sistemi di protezione sociale, welfare, patto tra generazioni, richieste di asilo. All’esterno della sala, intanto, le proteste di alcuni lavoratori di “41xtutti”, da sempre contro la Riforma Fornero.

Alle 21 è andato in scena lo spettacolo dell’Orchestra di Piazza Vittorio: con artisti dall’Ecuador, dalla Bulgaria, dall’Italia, dal Mali e da tanti altri Paesi, il gruppo ha inscenato la partenza di una zattera sulla quale salire solo portando una valigia e una canzone. Salsa, musica gospel, canzoni neomelodiche e ritmi latini si sono mescolati in una serata dal gusto multietnico, all’insegna del dialogo. Uno spettacolo speciale, che dà il via ai cinque giorni di incontri organizzati in città sul tema “Uscite di emergenza”.